IN CAMPO SCENDONO I BIG
Giugliano: il Consiglio di Stato decide sullo scioglimento
di TONIA LIMATOLA
Giudizio ancora sospeso per il reintegro del vecchio consiglio comunale di Giugliano. Mancano pochissimi giorni per andare alle urne ed eleggere il sindaco e i componenti della nuova assise cittadina, ma la vicenda dello scioglimento non è stata ancora del tutto archiviata. Così sulla campagna elettorale pesa la presentazione, nei giorni scorsi, di un ricorso al Consiglio di Stato contro la sentenza del Tar che, il mese scorso, ha respinto la richiesta avanzata dall’ex consigliere non dimissionario del Ccd, Luigi Russo. Una copia è stata notificata anche alla segreteria comunale. Insomma a campagna elettorale già avviata resta da fissare la data di questo nuovo procedimento e verificare i risultati dell’appello rivolto dall´ex sindaco Castaldo a Ciampi.
Quella di un eventuale reintegro, però, è un’ipotesi alla quale a Giugliano adesso non si pensa. Si punta diritto all’obiettivo: raccogliere i consensi con il classico «porta a porta» e con i convegni, anche grazie al sostegno dei leader della politica nazionale. I candidati in corsa sono quattro: Cesare Basile per la lista civica Giugliano Lido; Raffaele Bruno per Fiamma Tricolore, Umberto Sequino per Forza Italia, Udc, An e Nuovo Psi; Francesco Tagliatatela per Ds, Margherita, Rifondazione, Verdi, Sdi, Italia dei Valori, Udeur, Repubblicani.
Insomma lo scontro è frontale tra i due schieramenti di centrodestra e centrosinistra, con soli due outsider. L’obiettivo dell’unità è stato raggiunto con fatica in entrambi gli schieramenti. Le trattative per scegliere il partito, e poi l’uomo da mettere a capo di ognuna delle due coalizioni, sono state lunghe e feroci. Sui ritardi, poi, ha pesato senz’altro l’attesa del verdetto del Tar, reso pubblico solo il 3 aprile.
Entrati nel vivo della campagna elettorale, i candidati al consiglio e alle quattro circoscrizioni (Giugliano Centro, Licola, Varcaturo-Lago Patria e Casacelle) sono impegnati nella caccia al voto. In più non mancano le occasione di confronto pubblico.
Tra i temi più caldi c’è certamente l’emergenza rifiuti. Seguono la riqualificazione del centro storico, i collegamenti pubblici con Napoli e le periferie cittadine e il rilancio dell’ Asi e della fascia costiera. È un continuo attacco tra il centrosinistra, al potere per nove anni di seguito con l’ex sindaco Gerlini, e il centrodestra, la cui amministrazione Castaldo è terminata con le dimissioni di 27 consiglieri su 30 lo scorso 24 giugno, dopo la vittoria al primo turno del maggio 2001. È fitto il calendario. Domenica in piazza Gramsci sono arrivati il presidente di Italia dei Valori, Antonio Di Pietro, e l’ex presidente della commissione antimafia di Rifondazione, Nichi Vendola.
IL MATTINO 13 MAGGIO 2003
