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RISCHI ECONOMICI, CACCIAPUOTI (UDC): «IL SINDACO MENTE SAPENDO DI FARLO»

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Si è svolto mercoledì presso la sala consiliare di corso Vittorio Emanuele a Villaricca, il consiglio comunale con all’ordine del giorno l’assestamento di bilancio e un interrogazione sulla raccolta differenziata proposta dal capogruppo Udc Raffaele Cacciapuoti.

Nel presentare l’interrogazione il consigliere Cacciapuoti chiedeva ragguagli in merito ai richiami formali pervenuti al comune da parte del commissariato di Governo per l’emergenza rifiuti, circa il persistere nelle strade cittadine di alcune discariche abusive a cielo aperto contenente materiale di risulta edile, pneumatici, eternit, ingombranti, ecc. Il consigliere centrista chiedeva, inoltre, quali azioni si intendevano intraprende ulteriormente per far si che si raggiungesse l’obiettivo fissato nel decreto legge emesso dal governo lo scorso maggio, ossia il 25% minimo di raccolta differenziata al 31/12/2008.

A rispondere, come al solito, il sindaco Topo per l’assenza dell’assessore Mallardo, il quale riteneva che tutte le strade erano state ripulite e che la differenziata era al 20% circa, quindi sarebbe bastato un ulteriore sforzo per arrivare al 25% a fine anno.

Il consigliere Cacciapuoti non ritenendosi per nulla soddisfatto faceva notare coma ancora tante strade cittadine, soprattutto quelle a confine con i comuni limitrofi, fossero ancora zeppe di rifiuti ingombranti e pericolosi; Via Consolare Campana, Via Falcone, Corso Italia, e tante altre, con foto alla mano presentavano ancora pneumatici, scarichi abusivi di risulta edile, igienici abbandonati e quant’altro.
Ma la discussione si accentuava adirandosi soprattutto sulle cifre di raccolta differenziata, il consigliere Udc, Raffaele Cacciapuoti tirava fuori i dati del SIR provinciale, tra l’altro comunicati dallo stesso ufficio ambiente comunale, che attestavano Villaricca al 31/10/2008 solo al 11,04%.

“A pochi giorni dalla fine dell’anno – esclamava Cacciapuoti – è praticamente impossibile raggiungere l’obiettivo minimo previsto dal decreto legge n. 90, riguardante le “Misure straordinarie per fronteggiare l’emergenza del settore dello smaltimento dei rifiuti nella regione Campania, ove all’art.11 prevede che in caso di mancato raggiungimento degli obiettivi, i comuni subiranno maggiorazioni sulla tariffa di smaltimento dei rifiuti e potranno essere nominati dei commissari ad acta per gestire la situazione in via sostitutiva”.

Continuava poi lo stesso Cacciapuoti manifestando il bisogno di un serio piano controlli, ascolto e indirizzo per i cittadini. Pensare a piani di quartiere ad aree di riferimento, usare aree e sistemi pilota, ma soprattutto effettuare seriamente i controlli, quelli seri, non fasulli esistenti solo sugli ordini di servizio.
Si proponeva inoltre di instaurare un rapporto sinergico e più stretto con i cittadini, non basta solo un numero verde che tra l’altro non funziona nemmeno bene.
Il consigliere centrista Raffaele Cacciapuoti concludeva il suo intervento attaccando fortemente il sindaco Topo circa la sua ultima ordinanza 17 del settembre scorso, affermando a muso duro: “non basta un ordinanza per risolvere i problemi, ne per discolparsi dalla responsabilità politiche, non basta solo emettere un ordinanza, occorre anche farla rispettare, a questo punto non ci resta che augurarci il commissariamento ad acta del servizio”.

Palese è l’incapacità politica e decisionale dell’assessore e di questa amministrazione, ma questa incapacità politica e programmatica non è possibile che si ripercuota mettendo le mani nelle tasche dei cittadini contribuenti.


Comunicato stampa

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