Cercando di capire dove vogliono andare a parare gli economisti di tutto il mondo per cercare di risolvere le varie crisi che ci attanagliano, mi ha incuriosito, un articolo che ha stimolato l’interesse verso i mezzi che si cercano di attuare per uscire dalla palude.
E’ esattamente un articolo di un giornalista francese Pierre Le Hir che su «Le Monde», il principale giornale francese, l’omologo del “nostro” «Corriere della Sera», è andato a seguire i lavori di una o.n.g. francese (organizzazione non governativa, volontari in poche parole) o meglio di uno studioso che segue il lavoro di queste organizzazioni solitamente occidentali, per verificare che linguaggio o meglio come traducono in lingua locale le innovazioni o le semplici comunicazioni verso quelle popolazioni.
Mi ha fatto riflettere perchè, inizialmente si pensa “vedi la gente come si guadagna da vivere” poi approfondendo e leggendo che gran parte d’appartenenti ad un clan/tribù non usava i contraccettivi perchè nel presentare il prodotto nel loro idioma/dialetto, era stato tradotto come, “sbarrare la strada ai bambini”, ho capito che forse tanto stupido non era questo lavoro/incarico.
Come abbiamo detto per altri argomenti, è importante a volte, come le cose si presentano e trovare talvolta i termini giusti per non incorrere in fraintendimenti. Se lo riportiamo un po’ alle nostre esperienze, infatti, se un promotore finanziario ci avesse spiegato che i titoli che acquistavamo, in parte erano costituiti da titoli derivanti da speculazioni di “rivendita” di mutui concessi a persone poco “affidabili” e non, nascondendoli dietro terminologie poco comprensibili, come “subprime”, e altri, forse si sarebbe tutelato di più il credito.
Chiaramente adesso il dado è tratto e quindi lo sviluppo, quello della crisi, dobbiamo necessariamente viverlo e cercare che gli effetti sulla famosa economia reale (potere d’acquisto, stipendi e licenziamenti vari), siano contenuti ma in ottica di una ripresa che ci auguriamo a breve, fossi un governante, esigerei che gli istituti di credito, a cui già una legge impone la trasparenza, siano ancora più espliciti e semplici, nella presentazione dei prodotti che propongono cercando il più possibile di tradurlo esattamente in lingua corrente.
Noi chiaramente continueremo con l’obiettivo di rendere più semplice la comprensione di tutti termini che man mano sono presentati quasi per non far capire le conseguenze.
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