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Economia: E’ caccia all’incentivo

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Con il termine rottamazione ormai vengono individuati gli aiuti che il governo annualmente stanzia per sostenere e incentivare i consumi. Coniato proprio perché in un ottica finto ecologista ma soprattutto a sostegno FIAT; con la dimostrazione della distruzione della tua vecchia auto, ti aiutavano e ti aiutano ancora economicamente ad acquistarne una nuova di zecca. Oggi, la situazione è molto cambiata e da sostenere c’è un Paese intero e le risorse sono poche, quali scenari si presentano?

A precisa domanda il governo risponde, tessile, elettrodomestici, macchine agricole. I sindacati aggiungono che fra i comparti in sofferenza mobili e legno. Ma la lista dei settori che potrebbero avere parte delle risorse inizialmente destinate all’auto sono moltissimi: dalla cantieristica all’informatica, fino a quello dei veicoli commerciali, che ha fra i suoi protagonisti anche la Fiat.
La confusione regna quindi sovrana e la soluzione non è certo dietro l’angolo si deve necessariamente fare premesse di carattere strutturale e cioè capire quale direzione seguire per sostenere ripetiamo non tanto l’economia ma il Paese intero. Più volte da queste pagine, abbiamo richiamato l’attenzione che la crisi doveva divenire un punto di partenza completamente nuovo per “blindare” le risorse e rilanciare tutta l’economia della Nazione. E’ giusto quindi, e non ce ne voglia nessuno, che si cerchino altri settori da aiutare di invertire la tendenza pensando non tanto di sostenere ad esempio obsoleti stabilimenti industriali ma pensare alla loro riconversione; ma purtroppo siamo in “regime” di crisi e quindi a tutte le belle idee mancano il sostegno economico.

A titolo del tutto personale ritengo che altre risorse, se si crede veramente nel rilancio e al vero cambiamento a breve e medio termine, sono da individuare in un’ottica ecologista; investirei sulla vera logica della “rottamanzione” valutandone i settori di applicazione ricavandone energia: E tra la costruzioni di centrali nucleari e il Ponte sullo stretto, rivedrei uno dei due progetti per destinare le risorse a sostegno di migliaia di altre nobili idee (che però probabilmente portano pochi voti) ma che ci darebbero la speranza in un Paese più pulito che anticipa i probabili provvedimenti futuri in tal senso con la partecipazione finalmente di altri soggetti (no i soliti noti) alla vita produttiva del Paese.

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