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Quando la “mala” ne sa più di un bravo economista

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Ebbene sì, ormai è certificato che, all’inizio del terzo millennio, non è cambiato niente in materia economico/finanziaria e mentre il mondo sociale-democratico, studia i rimedi per far fronte alle crisi, elabora, valuta, i “poteri forti” (quelli che possono prendere decisioni senza pareri altrui ed hanno grandi capitali) fanno affari. Si dirà: bravo hai scoperto l’acqua calda, ma nonostante il fatto che tutti sappiamo da sempre che… continua a non cambiare nulla. Sembra la fiera dell’ovvio ma voglio sottoporvi una riflessione scaturita dalla lettura di una serie di articoli che riguardano Bill Gates; non v’illudete non è uno scoop nessuno è in grado di stabilire che il papà di Microsoft è fuorilegge o aderisce a qualche “famiglia” di malaffare ma con i suoi immensi Capitali si è scoperto che sia lui che il suo socio in ricchezza Warren Buffet hanno investito nelle più grandi società americane di raccolta e trattamento di rifiuti solidi urbani in poche parole la “munnezza”.
Si sa che quel che tocca Bill diventa oro quindi noi, avendo Taverna del Re, siamo prossimi alla ricchezza smisurata o almeno guardando quello che fa il “Profeta”, possiamo avere qualche spunto, pensate che per fare un esempio, l’investimento effettuato dallo stesso sulle ferrovie pubbliche canadesi in procinto di passare ai privati per una serie di eventi non ultimo la visione ecologista del mondo, gli hanno fruttato introiti superiori all’ottocento (800%) del capitale investito. Ma allora forse è lui che ha copiato il nostro di sistema? Potrebbe essere che facendo un viaggio a ritroso, va a verificare dove investe la grande criminalità e lì s’inserisce dove non c’è ancora? Lungi dal pensare che sia collegato in alcun modo, ma qualche pensierino lo possiamo fare.
Lo spunto di riflessione resta sempre la base sulla quale si poggia tutto il sistema a parte le ovvietà e le somiglianze: si fanno i soldi, ma quelli veri, attraverso le “speculazioni”. Visto che va di moda citare la storia per avvalorare le proprie posizioni, come non citare le più grandi speculazioni che hanno portato, parliamo solo dei fatti accertati, a scelte drastiche: nonostante il popolo americano non volesse entrare in guerra (la prima guerra mondiale) i produttori di armi, acciaio e petrolieri stuzzicarono i tedeschi con il famoso transatlantico Lusitana che violando chiaramente il blocco navale tedesco fu affondato turbando definitivamente l’opinione pubblica d’oltreoceano incitando a qual punto all’azione. Inutile sottolineare il business di una guerra soprattutto distante migliaia di chilometri.
Sono affari di “munnezza”, questi, ma così va il mondo perché se da un secondo all’altro crollano decine di immobili, qualcuno dovrà pure raccogliere le macerie dovrà smaltirle dovrà infine ricostruire, e noi l’avevamo scritto che un minuto dopo la “scossa” c’era chi si fregava le mani, abbiamo sbagliato di poco questi ancora peggio “ridevano”.
Rassegniamoci sin quando il mondo ha queste strutture sociali e gli uomini sono tanto egoisti da non pensare nemmeno al bene dei propri figli tanto che se continua così saranno fortunati se riusciranno a respirare senza maschere antigas, possiamo solo sperare che questi grandi speculatori cavalchino il business ambientale: ci sarà prima o poi un emergenza acqua o polveri sottili e così facendo molti soldi a spese nostre almeno puliranno il mondo.

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