L’iniziativa è realizzata dalle Associazioni: Sociale in Rete Onlus, Associazione Culturale Musica Illimitarte e Cittadinanzattiva Napoli Nord di concerto con l’Assessorato alla Cultura del Comune di Villaricca e con la collaborazione del Collettivo Teatrale “L’Anima ed il Suo Doppio”
Nella biblioteca comunale di Villaricca il mercoledì con l’autore resta un appuntamento importante per discutere, per confrontarsi, per crescere. Una occasione straordinaria, quella offerta ieri sera da Pasquale Iorio, sindacalista CGIL, autore del libro “Il Sud che Resiste”, un repertorio di storie di lotta per la cultura della legalità in Terra di Lavoro. Tra gli intervenuti il Sindaco di Villaricca, Raffaele Topo, il Presidente del Consorzio Imprese di Giugliano, Angelo Punzi ed il referente locale CIGL, Eduardo Pizzo. Tra i cittadini intervenuti, Marta Michetti insieme con il Prof. Franco Iacolare, hanno rappresentato la necessità di una vera e propria “riforma delle anime”, un modo per guardare al futuro a partire dall’umano, superando le perverse degenerazioni che determinano ed alimentano il disagio nelle nostre regioni depresse, vittime della criminalità e del mal costume, spesso, di un sistema politico ed amministrativo incapace di innescare un cambiamento vero, come ha auspicato lo stesso Sindaco di Villaricca, Raffaele Topo, rappresentante di una importante esperienza amministrativa e neo eletto Consigliere Regionale, a sottolineare la presenza e l’impegno per il territorio. Una testimonianza di lotta alla camorra di straordinario interesse quella raccontata da Lello Cardone, dell’Associazione Illimitarte «A Casal di Principe, nel cuore di quel territorio, conosciuto come terra di lavoro, il mondo dell’associazionismo sta realizzando progetti di straordinario valore civile»; richiamando una espressione ricorrente nel libro di Pasquale Iorio è stato sottolineata l’esigenza di «affamare la camorra», restituendo alle comunità i beni confiscati alle mafie, perchè diventino strumenti di promozione e valorizzazione della legalità e dello sviluppo dei territori. Come sempre, di grande suggestione le letture drammatizzate a cura di Lucio Michetti (L’Anima e il suo Doppio) con l’accompagnamento musicale di Raffaele Cardone (Illimitarte).
Per la prossima settimana, grande attesa per il nuovo libro di Gennaro Costanzo, “L’Albero e il Cielo”, un romanzo avvincente e poetico, è lo specchio del mondo in cui viviamo, dove la ricerca del lusso e del successo a tutti i costi spesso impedisce di ascoltare quello che ci sussurra il nostro cuore.
L’autore. Gennaro Costanzo ha pubblicato quattro libri, il primo nel 1980 e l’ultimo poche settimane fa. Ha impiegato tre anni per scrivere “Raggi di Sole”, lo stesso per “Mare”. Per “I Figli di Dio” invece ha impiegato quasi 22 anni e meno di due per “L’Albero e il Cielo”: il capolavoro. Tutta questa disomogeneità e dilatazione dei tempi perché il Costanzo dice che scrive solo quando si sente ispirato, solo quando crede, solo quando è la sua mano e la sua penna che lo trascinano e non il suo cervello.
Il Romanzo. Il ritmo delle anime e dei sentimenti, delle macchine e delle cose, degli uomini e delle stelle, di questo nostro mondo, di questo nostro essere. Il ritmo, la musica e la cadenza del ritmo sono l’unico sentiero per affacciarsi alla vita, per esserci, per abbeverare e saziare il nostro cuore. Gli uomini tutto questo lo sanno, ma non ne sono ancora coscienti, non hanno ancora inventato la LEGGE. Un libro che parla di natura, della nascita di un’amicizia , un libro che trova la sua essenza nella musica, che resta sullo sfondo della trama come il cielo azzurro, con le nuvole o con le stelle, a parlare a racontarsi ancora ad una quercia secolare: L’Albero e il Cielo.
(C.S.)


