«È il primo impianto di compostaggio in Campania e siamo dunque orgogliosi di essere un esempio virtuoso per tutti. La nostra citta è e rimarrà una città giardino». Così il sindaco di Salerno Vincenzo De Luca ha presentato, questa mattina, l’impianto situato nella zona industriale della città. «Per supportare tutte le fasi della sua realizzazione – spiega – sono stati necessari 25 milioni di euro di fondi europei. Noi, infatti, siamo un’amministrazione che i fondi europei riesce ad investirli, realizzando, come in questo caso, un impianto che è un gioiello di architettura contemporanea, oltre ad essere dotato della più alta tecnologia che serve per lavorare l’umido.
Il nostro obiettivo – prosegue – è di rendere, non solo la città autonoma dal punto di vista del ciclo dei rifiuti, ma anche di abbassare la bolletta delle famiglie salernitane. Oggi, invece, siamo costretti a portare l’umido fuori regione, con un dispendio di risorse eccessivo ed inutile. Da 15/16 anni non veniva realizzato un impianto del genere. Per fine anno, invece, dopo il collaudo delle tecnologie, potrà finalmente entrare in funzione questo. Per due anni, poi, la gestione sarà affidata all’impresa Rainone che l’ha costruita e poi provvederemo a prenderla noi a carico».
La lavorazione dell’umido, inoltre, avverrà in strutture al chiuso, questo «per evitare – aggiunge De Luca – che possano esserci emissioni nell’area circostante». Ma non finisce qui. «L’ amministrazione comunale ha persino acceso un mutuo al fine di far produrre a questo impianto complessivamente 4 milioni di kilovattori di energia elettrica (quantità che serve a 2000 famiglie), sia con l’utilizzazione del biogas che si produce dalla lavorazione dell’umido, sia per una scelta che ha fatto l’amministrazione comunale di collocare pannelli fotovoltaici sui tetti di questo impianto. Abbiamo investito 900mila euro di fondi del Comune per realizzare l’unico impianto di compostaggio che utilizzi pannelli solari».
Specificatamente sull’impianto, infine il sindaco evidenzia che «è statò progettato per 30mila tonnellate di umido, ma noi produciamo circa 22mila tonnellate l’anno. Quindi c’è spazio per altri comuni del nostro territorio. Ci stiamo preparando ad omologare l’impianto per 40mila tonnellate. Sopra le 30mila, però, c’è bisogno della valutazione di impatto ambientale che contiamo di avere a breve se la Regione Campania non dorme».
Il Mattino il 20/09/2010