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«Stangata Tarsu illegittima» ricorso accolto tassa ridotta

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Riduzione della Tarsu del 60 per cento causa i disservizi della raccolta. Dopo il parere positivo della Corte europea sul diritto al risarcimento dei danni personali ed esistenziali per i cittadini vessati dallo scandalo rifiuti e le molteplici cause innanzi ai giudici di pace per i disagi quotidiani, arriva un’altra buona notizia per i contribuenti. Sancita dalla sentenza n.137 della commissione tributaria provinciale di Napoli, dell’ottobre scorso. I giudici si sono espressi sul ricorso di una signora avverso la cartella Equitalia di pagamento 2007 impugnata contro il Comune di Casoria. «In considerazione della carenza o irregolarità del servizio nella zona in cui è situato l’immobile, il tributo dovuto non deve essere superiore al 40 per cento della tariffa all’epoca vigente», si legge, tra l’altro, nel dispositivo. Dopo questo precedente, altri sette casi analoghi sono andati a buon fine, con sentenze altrettanto esecutive, secondo quanto riferiscono gli avvocati Oriana Avallone e Angelo Pisani, quest’ultimo presidente di «Noiconsumatori.it», ai quali si sono rivolti i contribuenti. «È il giusto rimedio agli scandalosi aumenti in atto, inevitabile questa controffensiva giudiziaria dei cittadini», afferma l’avvocato Pisani che annuncia «un ricorso alla magistratura di migliaia di contribuenti per chiedere, previa sospensiva, la revoca della assurda delibera sul nuovo aumento Tarsu del 10 per cento, una petizione alla Corte europea per chiedere la condanna dello Stato italiano, e il commissariamento del Comune di Napoli e degli altri Comuni che non fanno la differenziata». (Tullio De Simone – Il Mattino)

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