Contemporaneamente all’invasione e l’appropriazione totale della scena pubblica, dei disastri della “politica”, qualche settimana fa abbiamo avuto tutti l’impressione che si parlasse degli altri disastri, quello dei rifiuti reali della Campania – Napoli e quelli metaforici dell’economia d’Irlanda e Portogallo, come se appartenessero ad altri pianeti.
Giusto per ricordarlo a tutti, stiamo parlando di tre località che si trovano nella vecchia vivace e tradizionalista Unione Europea, no perché, in questo periodo sembra quasi vogliono far credere che, sia moralmente che fisicamente, questi luoghi siano lontani, esotici e che nessuno sarà infettato dai loro mali. Invece, sono solo alcuni esempi di com’è indispensabile trovare linee comuni e condivise per l’attuazione di programmi generali e che se si vuole attuare un sincero federalismo, non ci si deve accontentare di avere delle aree d’eccellenza cercando e di far passare i disastri come un cancro ormai curabile e di avere la situazione “ sotto controllo”. In tema d’economia europea, non ti puoi permettere di avere Germania e Grecia, in termini di munnezza Bolzano e Napoli, significa che in ogni caso si è fallito negli intenti d’Europa Unita e Italia federale.
Le democrazie occidentali, hanno sia individualmente che a livello comunitario sancito che il faro e l’intento a cui aspirare è il benessere di tutti i cittadini che vivono sul territorio e, fatte le premesse di cui sopra, e, siccome ci sono ancora disuguaglianze nel 2010, possiamo, per logica, dire che si tratta di fatti voluti, mali “calcolati” che al momento giusto si possono utilizzare per sparare addosso al nemico; per pura propaganda. E ci saranno sempre: in campo internazionale i Rom, gli immigrati africani, i veli delle mussulmane a livello nazionale la munnezza di Napoli, l’autostrada Salerno Reggio e poi…
Volendo riassumere il concetto è molto mass- mediatico, basato sul concetto altrettanto avvio della creazione a tavolino della criticità, renderla credibile ed utilizzarla per fini propri: sin quando si tratta di teoria si può anche accettare, ma la realtà ci pone di fronte una condizione fondamentale che come nei casi citati ci vanno di mezzo delle persone, e nel caso di casa nostra, in caso d’epidemie sapete chi paga il prezzo più alto?
Purtroppo superata l’eco mass-mediatica, tutto si dimentica e se non siamo noi cittadini a pretendere che queste cose non accadono più, sarà sempre utile a qualcuno che ci deve marciare sopra e noi saremo ancora, spettatori inermi perché non siamo stati in grado di cambiare ma anche pretendere il cambiamento da parte di chi ci governa. Sin quando non ci rendiamo conto che la maggior ricchezza proviene nella valorizzazione del bene comune, (la criminalità lo capisce benissimo) saremo sempre più poveri e per chi ama le metafore avremo 10, 100, 1000 domus dei Gladiatori di Pompei, se non l’abbiamo già dimenticato è successo anni luce fa, era infatti il 2010 lo ricordo nel mese di novembre se la memoria non m’inganna il giorno 6. Una vita fa
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