Le note di Franz Liszt, interpretate dal pianista Luca Passio, hanno musicato, domenica sera, nella cornice del teatro auditorium Ali, il sonetto 104 “Pace non trovo”, tratto dal canzoniere di Francesco Petrarca. La voce, invece, è stata prestata dal baritono Antonio Santaniello. Un’interpretazione molto suggestiva ha ripercorso le tappe della vita del compositore al fine di festeggiarne il bicentenario della nascita. Il duo, voce e piano, ha dato vita ad un momento di notevole rilievo. “Liszt, allievo di Salieri, era una leggenda vivente – spiega Santaniello- era “il pianista” per eccellenza. La sua musica esprimeva un carattere a tratti diabolico, faustiano, una vitalità e un’ energia fuori dal comune. La musica è intesa nel suo valore sociale, nella capacità di elevare il popolo”. L’esibizione del pianista Luca Passio e del baritono Antonio Santaniello è inserita in un progetto più ampio che ha fatto solo una piccola tappa nel comune partenopeo. Il programma, organizzato e promosso dal Conservatorio “ D.Cimarosa” di Avellino e dalla docente Maria Pia Cellerino, è stato, infatti, pensato come una serie di incontri, a cadenza mensile, che intende soffermarsi, di volta in volta, sulle più importanti caratteristiche di questa complessa figura dell’ottocento. “Litz Istrionismo di un vagabondo alla ricerca di Dio” è il titolo dei seminari volti a tratteggiare la figura del compositore. Ad accompagnare l’esecuzione di alcuni brani lisztiani gli allievi delle classi del Conservatorio. E oggi pomeriggio il grande compositore rivivrà di nuovo nel concerto che si terrà al Conservatorio di Avellino.
All’Ali: sulle orme del compositore Franz Liszt
PUBBLICITÀ
PUBBLICITÀ


