Valorizzare Napoli. Tirarla fuori dagli atavici problemi che la affliggono. Attraverso un movimento attivo che aggreghi gente e ancora gente. E’ questo l’ambizioso, ma non impossibile obiettivo che l’associazione “Risveglio Partenopeo” si prefigge. I rappresentanti di questa associazione, Giovanni Manna, Francesco Giuseppe Di Martino, Andrea Barbarisi, Roberta Palumbo, Carmine Gallo, Adriano Affinito, Riccardo Stigliani, Giuseppe Postorino, Maria Rosaria Selvaggio, Federica Orefice, Amedeo Bianco, spiegano il senso del loro progetto : “L’idea del Risveglio Partenopeo nasce da una consapevolezza quanto mai ferma: bisogna fare qualcosa, attivarsi con impegno per porre un freno allo scempio che la nostra città è costretta a subire quotidianamente, da decenni. Confidare nelle istituzioni, restare inermi in attesa che qualcosa cambi, assistere speranzosi all’avvicendamento di sindaci e governatori, non vuol dire altro che chinare il capo e permettere a certi soggetti, pubblici e privati, di distruggere lentamente Napoli e poi noi. Quindi, è necessario partire dai cittadini; è necessario ed urgente risvegliare il senso civico di ciascuno”.
Nessuna sede fissa per gli incontri, anche se i membri di Risveglio Partenopeo precisano che: “Le nostre iniziative sono mosse dalla volontà di sensibilizzare i cittadini sui problemi che tormentano la nostra città. Il primo intento è sicuramente quello della raccolta differenziata e del confronto con i sindaci neo-eletti di Pozzuoli e Quarto, poiché comuni più piccoli e più facili da gestire”.
Mentre, in relazione alle iniziative in cantiere spiegano: “Ci proponiamo dei banchetti informativi e attività di volantinaggio per spiegare i benefici della differenziata. E parteciperemo, molto probabilmente, alla manifestazione che si terrà il primo luglio al Virgiliano, senza tralasciare tutto ciò che può aiutare i cittadini, dalle strade dissestate, ai problemi degli studenti”.
E, infine, circa i loro rapporti con il mondo politico, sottolineano: “La nostra associazione non sposa ideologia politica alcuna. Si presenta, quindi, come apartitica e libera”.
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