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Lo staff di Cavallo una spesa da 160mila euro all’anno

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Dopo aver fatto il solenne gesto di rinunciare all’auto di servizio a voler significare l’inizio di una nuova era di lotta agli sprechi (gesto meramente simbolico perchè l’auto resta in servizio con i suoi costi e gli autisti comunque restano nell’ organico del Comune) il Sindaco Cavallo comincia a pagare i primi tributi alla “politica” e accantona i sani principi per battere la strada stravecchia dei favori e degli scambi a spese della città. Con i primi sei decreti della sua consiliatura nomina altrettanti componenti dello staff impegnando le casse comunali per una spesa di circa 160mila euro all’anno, spese che almeno per cinque sesti sono assolutamente non necessarie.

Dott. Michele ALFE’ già segretario DS, uomo del PD, nominato come collaboratore per i rapporti con la ASL anche se nessuno può rapportarsi alla struttura sanitaria meglio del medico Cavallo. Graverà sul Comune solo per i rimborsi-spese, ma niente è più indeterminato e costoso dei rimborsi spese.

Dott. Claudio Eusebio:, Perrotta lo lascia in eredità al suo successore che non sa che farsene, ma forse lo scopo vero è quello di esercitare un controllo ab intra da parte del PD; gli accordi,poi, sono accordi. Viene inquadrato nella Categoria D/3
Dott. Giovanni Liccardo: uomo di assoluta fiducia del Sindaco, chiamato a dirigerne la segreteria. Inquadrato nella categoria D/3

Sig. Fabio Sardo: pur non disponendo dei titoli accademici necessari per il profilo di alta professionalità, va a fare l’addetto stampa e viene inquadrato nella categ. D1: visto che nell’organico del Comune figurano due giornalisti entrambi laureati; questo stipendio lo si poteva risparmiare
Dott. Massimiliano Frezza: avvocato. Viene assunto come consulente legale a 1.600 euro al mese nonostante il Comune abbia in organico la medesima figura professionale, forse al sindaco poteva essere più utile un amministrativista; ma forse la ragione della scelta non aveva niente a che fare con le necessità dell’ente

Dott. Susanna Frantina: viene recuperata fra i residui maranesi del presidio antidiscarica, nominata “consulente per l’igiene urbana e la raccolta differenziata” e inquadrata nella categoria D1: difficile immaginare che per le funzioni indicate ci sia tanto lavoro per il nuovo consulente da richiedere il tempo pieno e il relativo stipendio a carico del Comune; è chiaramente una cambiale elettorale firmata con il “presidio antidiscarca”, la dimostrazione del fatto che “la lotta paga” anche se a pagare sono ancora una volta i contribuenti maranesi.
Fra il dire e il fare c’è sempre di mezzo il mare e fra i buoni propositi della campagna elettorale e la pratica politica intercorre un mare magnum nel quale naufragano miseramente le migliori intenzioni.
Da notare che anche in questo caso il segno “politico” prevalente è di marca PD.

Comunicato stampa

L’Altra Marano

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