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venerdì, Maggio 10, 2024
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Qualiano. «Periferie fuori controllo Onofaro, attento alla grande Viabilità»

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Quella strada è stata riaperta appena 9 mesi fa, dopo anni di incuria e abbandono. Il manto era praticamente sprofondato e i rifiuti accatastati su tutto il tratto erano così tanti da incuriosire perfino l’inviato di “Striscia la Notizia”, Luca Abete. Onofaro aveva fatto il possibile per sistemarla e riaprirla nei più breve tempo. Ci è riuscito lo scorso dicembre. I lavori dell’asse viario, la cosiddetta “Grande viabilità” erano partiti nei primi anni del 2000, ma non era mai entrata in funzione. Per 7 anni la strada è rimasta interdetta al traffico. Lo sprofondamento era dovuto al cedimento della rete fognaria, ragione per la quale il Comune ha fatto causa, per un milione di euro, alla ditta esecutrice dei lavori. Nel tempo, la strada era diventava una discarica a cielo aperto, sversatoio abusivo ed illegale di rifiuti di ogni tipo. Le operazioni di bonifica partirono alla fine del 2008. Quasi due anni di lavoro prima che la strada venisse riaperta al traffico, ma dopo appena 9 mesi, la situazione sta peggiorando nuovamente, fino a diventare critica, al punto da richiedere un intervento urgente prima che sia troppo tardi.
L’assenza di manutenzione sta provocando la crescita di erbacce in quasi tutto il tratto stradale. I rifiuti sono tornati in bella mostra: carcasse d’auto bruciate, copertoni, amianto, rifiuti urbani putrefatti, mobili, materassi, scarti della lavorazione industriale e tanto altro materiale, rischia di compromettere gli sforzi che l’amministrazione aveva messo in campo per riportare la situazione alla normalità. La strada, tra l’altro, non è segnalata, soprattutto su Via Ripuaria: bisogna conoscerne l’esistenza per imboccarla.
Continuano a giungere in redazione decine di segnalazioni sulla vicenda e quasi tutte lanciano un appello al sindaco di Qualiano e all’intera amministrazione comunale: «Fate qualcosa per la Grande Viabilità e per le periferie di Qualiano prima che sia troppo tardi!» I problemi che si stanno via via accumulando sulla raccolta dei rifiuti, non solo a causa della situazione di emergenza che, almeno momentaneamente, sembra essere sotto controllo, stanno provocando seri disagi a diverse centinaia di abitanti delle zone più periferiche della città. Nell’appello lanciato dai lettori, «si richiama l’amministrazione comunale ai risultati che sarebbero dovuti arrivare grazie all’installazione delle telecamere di videosorveglianza, alla presenza di ronde ambientali e – si chiede – come è possibile che tante persone riescono ancora a scaricare i rifiuti in così tante zone della città senza essere né individuati né puniti?».
L’inciviltà e l’intolleranza di alcuni cittadini, purtroppo, stanno minando gli sforzi che pur ci sono stati per rendere questo territorio migliore rispetto al passato. Se ognuno facesse la sua parte, anche segnalando i casi alle forze dell’ordine, forse oggi la situazione sarebbe realmente migliorata, ma molto probabilmente, tra la società civile c’è ancora chi pensa che il bene comune non sia un valore universale, ma bensì, un qualcosa da deturpare, calpestare e distruggere. Ovviamente quelli che bruciano le auto e le abbandonano nelle strade periferiche delle città possono solo essere classificati come “delinquenti”. Ci associamo dunque all’appello lanciato dai lettori e chiediamo all’amministrazione comunale, non solo quella di Qualiano – anche in virtù degli sforzi tangibili che sono stati fatti negli ultimi due anni – di continuare e incentivare l’azione di deterrenza contro questo tipo di situazioni, ponendo un freno allo scempio che sta di nuovo minacciando le periferie del nostro territorio.

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