Francesco Amoruso, 23 anni di Villaricca, studente in Lettere moderne alla Federico II, è il vincitore, nella sezione canzoni nuove, del LibereVociFestival 2011 con il brano “Il motivetto”. Il festival, giunto quest’anno alla quarta edizione, ha rivelato l’esistenza di un humus artistico proveniente dal territorio di Napoli nord a dir poco sorprendente. Il cantautore villaricchese, che già lo scorso anno ha partecipato al festival, piazzandosi al secondo posto e ricevendo il premio della critica, è anche autore del romanzo «Il ciclo della vita» (Statale Editrice), che racconta la storia di un maestro elementare alle prese con un matrimonio da salvare, che si ritrova da single ad essere trascinato da una nuova passione che gli farà cambiare assetti che sembravano ormai consolidati. Francesco ha partecipato anche al “Festival degli autori di Sanremo” al Palafiori, a “Una voce in Campania” ed è arrivato in finale a “Italia che canta”. Collabora con Melitonline.net e Radioattiva.info. Non ama definirsi cantautore, musicista o scrittore: «sono tutte forme di comunicazione complementari – afferma – preferisco il termine “comunicatore”». Alla domanda: cosa ami di più: la musica o la scrittura? Risponde: «Amo scrivere, ma mi piace esibirmi… non potrei farne a meno». Suona la chitarra da quando aveva 13 anni. Nelle sue canzoni c’è sempre traccia di temi sociali. Il suo è un genere a metà strada tra Cristicchi e Caparezza. Francesco non è certo il tipo da canzoni strappalacrime.
«Il motivetto» è il brano che lo ha portato a vincere il LibereVociFestival che, a dispetto del nome, non è solo una melodia orecchiabile: il rap destinato a diventare un tormentone, ma la prova di quanto la canzone e la musica più in generale, con adeguata ironia, sono capaci di muovere le coscienze, di penetrare in una società sempre più spesso frivola e abituata ad apparire piuttosto che ad essere.
In cantiere ha altri scritti: «racconti, romanzi e storie: una sorta di Decamerone – annuncia – ma anche altre canzoni». Ama lavorare su due fronti: «…un limite? Assolutamente no – afferma – sono due cose differenti. Canzoni e romanzi hanno tempi diversi». Ma Francesco non ha grilli per la testa: «…il futuro? Saprò cogliere positivamente tutto ciò che la vita mi ha riservato».
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