Mercoledì 8 febbraio 2012, come sempre alle 17:30, l’appuntamento settimanale con la cultura d’autore. Questa settimana in programma un affascinante percorso nel,a musica classica con il NomosDuo di Pasquale Di Caro e Francesco Di Cristofaro.
Il gruppo NomosDuo nasce nel 2009 dall’amicizia del flautista Francesco Di Cristofaro e del chitarrista Pasquale Di Caro, con l’idea di interpretare pagine insolite del periodo barocco e della musica del ‘900. In seguito ad un’attenta ricerca scelgono musiche originali e altre adatte ad essere rielaborate per i due strumenti. Nell’ultimo periodo scrivono musiche originali e inseriscono una loro suite nel programma. Presentano il loro repertorio presso Associazioni Culturali, librerie, chiese e in occasione di festival musicali, riscuotendo favorevoli consensi da parte del pubblico. Al momento, stanno lavorando all’uscita del loro primo CD interamente dedicato al repertorio barocco.
Il Programma.
Pasquale Di Caro: Suite acromatica; I° Misterioso; II Pop; III Obsessiv; IV Berceuse Bleu
Ernst Gottlieb Baron (1696 – 1760): Sonata in Sol I Allegro; II Adagio; III Presto
Franco Margola (1908 – 1992). Quattro episodi: I Andantino; II Andante mosso; III Adagio non troppo; IV Allegro alla danza
Domenico Cimarosa (1749-1801): Sonata in do (allegro); Sonata in la minore (Adagio, alla siciliana); Sonata in re minore (Allegro giusto) “orig. in do min.”
Autori.
Ernst Gottlieb Baron (1696 – 1760). Il compositore tedesco, contemporaneo di Sylvius Leopold Weiss dal quale ricevette lezioni di liuto, è considerato uno dei massimi compositori per liuto del periodo, la sua produzione comprende molte opere per liuto solo o in formazioni con altri strumenti. La sonata in Sol è un raffinato esempio di musica barocca originale per liuto e traversiere, due strumenti che ben si adattano ad essere trascritti per chitarra e flauto traverso. La composizione si sviluppa in tre movimenti secondo uno schema formale tipicamente italiano (Allegro/Adagio/Presto). Al liuto è riservato non solo il ruolo di strumento armonico d’accompagnamento, ma quello concertante che risponde alle frasi del flauto, conservando la stessa trama, con un raffinato dialogo in contrappunto imitativo.
Franco Margola (1908 – 1992). I “Quattro episodi” sono un raro esempio di composizione contemporanea secondo la scuola del primo ‘900 italiano, ambiente culturale che influenzò e ispirò la musica di F. Margola, il quale frequentava maestri come Ildebrando Pizzetti e Alfredo Casella, che molto hanno contribuito alla scena musicale nostrana di quegli anni. Il titolo della composizione ne spiega il carattere descrittivo, il suono ci regala sensazioni introspettive, intimiste, capaci di descrivere la sensibilità del compositore con lucida essenzialità. Sebbene i quattro episodi siano permeati da uno stato d’inquietudine, le cadenze conclusive su accordi maggiori lasciano pensare ad un pensiero ottimistico della vita, forse influenzato dall’esperienza drammatica della guerra e poi da quella di risorgimento del dopoguerra.
Domenico Cimarosa (1749-1801). Un orgoglio della musica italiana, eccellente strumentista al clavicembalo, all’organo e al violino, nonché ottimo cantante e raffinato compositore. Le sue opere furono rappresentate in tutta Europa e riscossero moltissimi successi, oggi le pagine cimarosiane sono nei cartelloni dei teatri di tutto il mondo ed è in atto, ormai da anni, la rivalutazione delle opere strumentali che la cultura italiana ha sempre eclissato, per difetto di costume o stereotipo culturale. Tra le moltissime opere strumentali, le 88 sonate per clavicembalo, delle quali ce ne sono pervenute solo 32, sono la testimonianza del genio creativo del compositore, ricche d’invenzione melodica, con armonie asciutte e formalmente simmetriche, ricordano la scrittura di Mozart.
Le tre sonate in repertorio sono state scelte dal NomoDuo, e arrangiate dal M.° Pasquale Di Caro, secondo un principio di ricostruzione e conservazione come avviene nei lavori di restauro, con attenzione scrupolosa alla resa sonora e timbrica.
Pasquale Di Caro
La suite acromatica nasce dall’esigenza di esprimere in musica il concetto di conoscenza per contrasti, secondo cui le cose si comprendono nel confronto anziché nell’isolamento. Se si vuole capire il nero, bisogna confrontarlo con il bianco, e così per ogni contrasto sensoriale es. dolce/salato; caldo/freddo; silenzioso/rumoroso; lo stesso si può dire per contrasti di concetti, di esperienze e quant’altro. Questa suite, mette a confronto quattro brani in forte contrasto secondo un’alternanza che ne evidenzia le differenze, l’effetto sonoro è di rottura, e vuole infastidire l’ascoltatore cercando di disorientarlo continuamente, affinché questi viva un’esperienza di provocazione sensoriale.
Gli interpreti
Francesco Di Cristofaro studia etnomusicologia ad indirizzo indologico e bansuri, al conservatorio di Vicenza e ha seguito seminari con Pandit Hariprasad Chaurasia e con il M.° Lorenzo Squillari. Dirige la corale polifonica della chiesa Sant’Elpidio Vescovo di Sant’Arpino (CE), perfezionandosi ai corsi estivi di monodia e canto gregoriano con il Mons. M.° Alberto Turco e il M.° Gennaro Becchimanzi, musica liturgica presso l’Ass. Universal Laus e presso il Seminario Maggiore di Roma.Ha studiato pianoforte e flauto, presso l’Accademia Anfione conseguendo esami in conservatorio.
Pasquale Di Caro diplomato in chitarra classica al conservatorio di Foggia con il M.° Sandro Torlontano, poi si è specializzato in pratica e metodologia Orff-Schulwerk, presso l’OSI di Roma, con il M.° Giovanni Piazza e seguendo i seminari decentrati a Roma, Napoli e Fondi con i docenti Ciro Paduano, Marcella Sanna, Paolo Cerliati e Mariagrazia Bellìa. La casa editrice IGS Bèrben ha pubblicato una sua composizione per chitarra sola intitolata “Wibke Walzer”. Ha insegnato presso scuole medie come docente di chitarra e in scuole elementari come esperto esterno. Insegnante di chitarra classica dell’associazione Illimitarte.
Comunicato stampa


