Agguato a Pozzuoli, ucciso un pregiudicato

Pozzuoli. L’hanno ammazzato colpendolo alle spalle con numerosi colpi di pistola: è morto dopo una disperata ed inutile operazione chirurgica, Ernesto Saporito, 40 anni, un pregiudicato con l’obbligo di firma settimanale, originario di Marcianise ma residente a Pozzuoli.
Il sicario lo ha atteso ieri intorno alle ore 16, nei pressi della stazione della metropolitana di Pozzuoli. Saporito era con il fratello e insieme erano entrati in un un parcheggio per lasciare l’auto: è sceso per ritirare il ticket mentre il fratello ha proseguito cercando un posto libero. L’agguato è scattato in quel momento: il killer, a volto scoperto, è spuntato alle spalle ed ha esploso da brevissima distanza diversi colpi di arma da fuoco. Cinque, ma forse anche di più. Due, tre proiettili colpiscono l’uomo che crolla al suolo senza reagire. Il sicario fugge via a piedi. A poca distanza probabilmente c’è un complice ad attenderlo. Il pregiudicato viene soccorso e trasportato all’ospedale La Schiana dal fratello. I sanitari considerano subito disperate le sue condizioni e lo sottopongono ad un intervento chirurgico. Ma Ernesto Saporito muore intorno alle ore 19.
Sulla dinamica dell’agguato indaga ora il commissariato di Polizia: gli investigatori diretti dal vice questore Pasquale De Lorenzo non escludono alcuna pista, ma hanno indirizzato le indagini verso un regolamento di conti tra clan rivali. Nessun testimone, intanto, avrebbe fino ad ora fornito elementi utili per risalire al killer.
Ernesto Saporito è la terza vittima di quella che gli inquirenti considerano oramai come una nuova guerra di camorra scoppiata, dopo sei anni di tregua, ad agosto con l’omicidio di Ottavio Garofalo e proseguita a febbraio con l’uccisione in un bar di Monterusciello di Ciro Russo