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Cantico nella parola svelata: raccolta di Eisenberg

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L’appuntamento settimanale con la cultura, Un Caffè con l’autore ospita una delle firme più prestigiose della poesia, Maria Stella eisenberg con la sua silloge poetica Cantico nella parola svelata. Una silloge poetica molto intensa e particolare non solo nel contenuto ma anche nella proposta editorial. Il testo, infatti, è corredato da fotografie che ne sottolineano di volta in volta le tematiche. Per questo, l’autrice si è avvalsa dell’opera di tre noti fotografi casertani, Bruno Cristillo, Mario Ferrara e Giovanni Izzo. Giuseppe Santabarbara e Gerardo Zampella ne hanno discusso con lei sul tema dello svelamento della parola poetica. Giuseppe Santabarbara ha messo in risalto il nudo, come elemento fondante del libro, infatti la parola “nudo” si ritrova in tutte le poesie ed è presente in ogni immagine, è nuda la realtà, è nuda l’incuria dell’uomo, ma il nudo non dovrebbe richiamare anche l’eros, aspetto che è tagliato fuori dal libro, anche qui distacco, al più curiosità ha sottolineato Santabarbara.

Per Gerardo Zampella “la parola svelata”, ma l’aggettivo, “svelata” che suona un po’ desueto se vogliamo. Ci pare la mente sulla poetologia più che sulla poetica. Ossia la parola privata dei veli e del cascame che spesso l’appesantiscono per riportarla al suo significato originario. Non è facile renderlo malgrado i precedenti, increduli per chi vuole confrontarsi con la poesia, in termini strettamente poetici. Grazie al distruttore della parola, Baudelaire, che non solo isolò le parole dagli orpelli dell’aggettivazione superflua e dagli avverbi, ma mostrò che l’essenza e la bellezza della parola era nella oscurità perche solo l’oscurità si può muovere un poeta se vuole aspirare alla luce.

Chiaro e netto il messaggio dell’autrice Mariastella Eisenberg “…le parole espropriate del senso comune svelano un ignoto compresso e umiliato nel significato consueto”. Infine, la Preside Eisenberg ha sottolineato come il ricavato del libro sia a favore dell’ A N F (Associazione Neofibromatosi), l’associazione che opera a favore dei pazienti con neurofibromatosi che sono un gruppo di malattie genetiche e contano 1,5 di malati nel mondo di cui almeno ventimila in Italia.

L’evento, come sempre sarà caratterizzato dalla lettura drammatizzata di testi scelti a cura del Collettivo teatrale diretto dal regista Lucio Michetti. Inoltre, come ogni settimana, si potranno ammirare le tele di alcuni pittori locali di straordinario interesse artistico; dalla pittura del Prof. Francesco Liuzzi, molto vicina all’impressionismo francese e sperimentatore egli stesso di un personale modo di sentire ed esprimere il fatto artistico, sempre in osmosi con la sua sensibilità artistica; l’appassionata espressione di Mario Giamminelli che, insieme a Vittorio Musella, ci consentono di rivivere alcuni dei momenti più intensi della scuola pittorica nota come scuola di Posillipo, con paesaggi costieri intensi e luminosi, specie in Musella, dove la luce anima i colori di una vitalità straordinaria agli scorci della Napoli più vera rivisti negl’occhi di Mario Giamminelli, attento a coniugare il rapporto tra contesto ed umanità Con loro, l’artista Vincenzo Tesone, sperimentatore infaticabile di tecniche e modalità espressive, assolutamente raro sul nostro territorio. Conduttore e Facilitatore dell’evento, Salvatore Salatiello, Coordinatore locale di Cittadinanzattiva.

Comunicato stampa

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