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«QUALIANO, ECCO I PROBLEMI DEL CENTROSINISTRA»
Le provinciali, le regionali, le candidature: l’analisi dell’ avv. Picone

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QUALIANO. Le elezioni provinciali di giugno scorso hanno ancora una volta evidenziato il vero problema del centro-sinistra a Qualiano.
Erano candidati tre esponenti politici locali in partiti del centrodestra ,tutti e tre con ottimi risultati: chi è andato bene,chi ha sfiorato l’elezione, chi è stato eletto. Nessun esponente politico qualianese era candidato per un partito del centro sinistra.
Analoga situazione si era verificata alle provinciali del ‘99.

Per le prossime regionali del 2005, tutto il mondo politico italiano è in fermento perché si guarda ad esse con la non nascosta proiezione per le elezioni del 2006 dove oltre alle politiche vi saranno in molti comuni, e tra questi Qualiano, le elezioni dirette per il sindaco e il consiglio comunale.

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Ebbene proprio su questo sito si legge, oltre alla ridda di voci che si rincorrono,che saranno candidati esponenti politici locali in partiti del centrodestra. Nulla si vocifera per eventuali candidati locali per qualche partito del centrosinistra.

In definitiva l’elettore qualianese sarà nel 2005 come è stato nelle provinciali del 1999 e del 2004 ,sollecitato, compulsato e quindi canalizzato a votare candidati locali per partiti del centrodestra.
Per converso i rappresentanti del centrosinistra condurranno,come hanno condotto nelle citate provinciali,una campagna elettorale nel migliore dei casi sulla difensiva,attenti in qualche caso a non intaccare la sensibilità dei candidati concittadini impegnati in prima persona nella fatica elettorale.
Il risultato sarà certamente la concentrazione dei voti, più del 70% , per i partiti del centrodestra rappresentati dai candidati locali, mentre il centrosinistra sarà votato da meno del 30 %.

Ecco, oggi il vero problema del centrosinistra qualianese è quello di essere forza politica residuale, quindi già sconfitta.

Non è stato sempre così e non ci sono solo critiche endogene.

Nessuno deve dimenticare che nel 1995, per meno di una manciata di voti e per qualche intestina divisione, Andrea Granata non fu eletto Consigliere Provinciale, eppure era candidato in quella competizione l’attuale sindaco. Nelle regionali successive vi fu il generoso tentativo di Francesco Cacciapuoti per i democratici che riportò l’ottima cifra individuale solo da Qualiano di circa 700 voti, eppure era candidato qualche esponente locale in un partito del centro-destra.
Candidature che rappresentavano impegno, entusiasmo,coinvolgimento,passione e progetto, e il non vincere,il non riuscire pienamente significava al massimo e per qualche circoscritto periodo di tempo amarezza e delusione.

Oggi essere forza politica residuale può significare,invece, rassegnazione.

Non è pensabile giungere alle elezioni comunali senza essere presenti in qualcuna delle diverse competizioni elettorali degli enti locali, poiché la presenza in esse vorrebbe dire continuita’ nel dibattito politico provinciale e regionale. Viceversa un assenza continuata e reiterata non fa che precludere anche la strada ad una vera battaglia politica per le elezioni del sindaco e del consiglio comunale.
Con una conseguenza che e’ sotto gli occhi di tutti.
A meno di cento passi dal confine del nostro comune alcuni mesi or sono e’ stata riaperta la discarica di Settecainati. Fatta la debita eccezione per qualche nostro bravo esponente, legato però strutturalmente a Legambiente, cosa ha fatto il centrosinistra qualianese su un terreno come quello ambientale che abbiamo seguito sin dalla metà degli anni 80 e quindi per noi congeniale? Nessuna voce si è levata,anzi paradossalmente è intervenuto il centrodestra locale!
Sempre a meno di cento passi dal nostro confine sud, vi è il comune di Marano dove il sindaco Mauro Bertini è stato destituito da un provvedimento ove il “fumus persecutionis” da parte del potere esecutivo, spinto quest’ultimo da due esponenti politici del centrodestra, è a mio parere macroscopico. Comunque sono sicuro che anche a parere di tutto il centrosinistra qualianese il provvedimento di destituzione è iniquo sotto tutti gli aspetti con una vera e propria interpretazione di comodo della specifica normativa.Al riguardo val bene rileggere una lettera apparsa sul quotidiano “ la Repubblica” ai principi di agosto, del destituito assessore Antonio Menna. La missiva è un autentico pugno alla bocca dello stomaco per chi ha a cuore i principi fondamentali della democrazia, e rispetto a questo cosa ha fatto il centrosinistra qualianese ? Cosa abbiamo fatto per manifestare ed esprimere quantomeno la nostra solidarietà a chi, partendo da posizioni minoritarie, è riuscito a cambiare le cose? Nulla ! fatta eccezione di poche firme apposte in maniera privatistica e alla chetichella in calce ad una petizione.
E cosa proponiamo se non replicare e agire di rimessa alla politica locale di centrodestra che affigge manifesti trionfalistici per un treno che passera’ chissa’ quando e che della posa in opera della prima pietra per la costruzione di una chiesa ne fa occasione di sbandieramento di un proprio merito ? Poi magari in prossimita’ delle comunali staremo a menar sino a tardi per interminabili discussioni su chi sarà il candidato sindaco, a logorarci e alla fine presentarci divisi e frammentati con diverse liste.
Ci sarebbe da ridere se non fosse che tutto si gioca sulla pelle di questa città.
Siamo forza politica residuale e non solo per colpa nostra.
Se e’ giusto riconoscere con una serrata autocritica i nostri limiti e altrettanto giusto osservare che la classe dirigente del centrosinistra provinciale e regionale, ha un atteggiamento di chi in qualche modo sembra dire che Qualiano è si un problema, ma di ordine marginale e quindi trascurabile.
Alla festa dell’Unità del 24 e 25 u.s. oltre ai politici invitati ed intervenuti perché per loro vi era un palco ed una platea, non si è visto nessun consigliere provinciale e nessun consigliere regionale del centrosinistra,nessun dirigente, foss’anche per trasmettere, mangiando un panino insieme ai militanti che con sforzo inaudito hanno messo su la festa, quella solidarietà a chi è in salita e in difficoltà ,salvo ad essere presenti e a farsi vedere in ogni dove vi e’ il governatore o il big del momento per qualsiasi festa, parata o raduno.
Non riuscendo la classe dirigente a capire che il limite del centrosinistra qualianese,l’ingiustizia subìta dal centrosinistra maranese ,le decisioni calate dall’alto, cambiando ogni volta il candidato nel collegio alla Camera dei Deputati ,non fa altro che allargare la macchia: l’amministrazione di Qualiano è di centrodestra ,il deputato del collegio è oggi di centrodestra l’amministrazione di Marano è in forse.
Di fronte a tale scenario il centrosinistra o trova in questi mesi la forza al proprio interno e dal basso di superare il proprio limite e uscire fuori dalla propria rassegnazione o sarà troppo tardi poi nel 2006 ingaggiare una vera e propria battaglia politica con questo centrodestra per tentare di dare una prospettiva di alternativa di governo a Qualiano.
Il tempo non è ancora tiranno,tangibile appare la speranza che i giovani possono prendere il testimone caduto nella polvere della rassegnazione e, senza spirito di crociata, insieme a quanti hanno a cuore e hanno lottato per le sorti di questa città, tentare di ricreare quella c.d. chimica che ci può consentire di risalire la china, o in qualche modo ci rendiamo corresponsabili del deterioramento del tessuto connettivo di quella Qualiano che abbiamo sempre sostenuto di avere nel cuore e nella mente.
Se così non fosse,se ripeteremo in modo acritico i recenti trascorsi e se i nostri errori non saranno di lezione, per molti di quelli che come me e più di me si sono esposti in scomode trincee ,non rimarrà che un cupo silenzio.




avv. SALVATORE PICONE

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