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«QUALIANO, L’OPPOSIZIONE NON ESISTE»
La lettera di un utente: basta con gli attacchi all’amministrazione

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QUALIANO. «Gent.ma redazione di InterNapoli,

Innanzitutto un elogio per il costante interessamento ai problemi della nostra realtà territoriale.
Vivo in questo paese da oltre un decennio e sono “cresciuto” in un ambiente metropolitano prima e in una terra di confine poi. Lo dico non con disprezzo, ma la geografia non gioca né a favore né contro: gente semplice ma non troppo, aperta ma non troppo, fiduciosa ma non troppo, emancipata ma non troppo, ricca ma non troppo (tranne qualcuno troppo ricco, qualcun’altro troppo povero); insomma una media che non premia e non demerita; se poi la media è riferita alla sola provincia di Napoli, ahimé siamo messi male. Qualiano rispetto a molti altri comuni della provincia ha una vita
socio-politica a dir poco assente; non esistono circoli “degni” di questo nome, ovvero, luoghi di confronto sociale destinati all’informazione e alla crescita politica, non quindi, luoghi di incontro per giocare al “tressette” o a “stoppa”. Non vi è politica in un raggio di 30 Kmq. Gli amministratori
“sguazzano” in acque calme e pacifiche per mesi e mesi, tranne qualche rara onda che piuttosto che mettere in difficoltà…. diverte! L’opposizione non esiste. Ma non lo dico per retorica, credetemi. Non sono impegnato politicamente, sono solo un cittadino neanche molto attento, nel senso che
c’è poco da stare attento: il tutto avviene alla luce del sole; e mi riferisco al panorama politico che si commenta da solo. Il signore dell’articolo “Anti Schiano” paventa un’apocalisse dapprima e una vittoria del centro destra dopo con nette contraddizioni, dopo aver elogiato il centro sinistra per iniziative “valide” che: o non me ne sono accorto oppure le ha praticamente inventate, dato che non ne ha fatto cenno. Quindi adesso cercherò di capire se sono mai avvenute:




Il centro sinistra ha organizzato recentemente un convegno contro un evento “apocalittico” a dir poco “terrificante” che si starebbe per abbattere sul centro storico qualianese. Si scopre poi che si tratta invece di un progetto atto a rivalutare gli edifici del centro storico, con sovvenzionamenti da parte dello stato, per effettuare opere di ristrutturazione agli edifici di via Camaldoli e Cavour che, credetemi, ne avrebbero veramente bisogno, anzi dirò di più: se non si fa qualcosa, tra
qualche decennio il centro storico cade giuù a pezzi…. da solo. Si intende poi costruire un edificio che ospiti uffici e negozi al posto delle cosiddette “palazzine” che se non sbaglio sono tutt’ora “case popolari”, quindi di proprietà del comune, non di chi ci abita che per di più paga un pigione da fame! E il centro sinistra cosa fa? Urlà a tutti gli abitanti del centro storico che qualcuno vuole sbatterli fuori di casa per costruire palazzi e negozi. Vede? Io non capisco! Un progetto del genere…. molto ambizioso, quindi realisticamente parlando “irrealizzabile”, con l’utilizzo del buon senso, non dovrebbe essere criticato od ostacolato, ma bensì auspicato: ci guadagnerebbero tutti i qualianesi, soprattutto quelli del centro storico.





Altra iniziativa del centro sinistra: un convegno sull’aumento delle tasse. E qui ne sono state dette di cotte e di crude. Allora io mi chiedo: ma un’amministrazione comunale dove li deve
prendere i soldi per portare avanti iniziative di progresso sociale? E intendo: strade e scuole come il minimo indispensabile e ordine e pulizia poi, e tanti altri servizi che un cittadino deve pretendere dagli amministratori. Qui non voglio difendere gli attuali amministratori che, come tutti i comuni del mezzogiorno avranno sicuramente sperperato del denaro. Io stesso lo affermo senza persino averne le prove… come dire… ne sono sicuro, ci metto le mani sul fuoco!! Ma voi pensate veramente che se al loro posto ci fosse qualcun’altro non avrebbe sperperato il denaro di tutti?? Bè, metterei la mano sul fuoco anche su quest’altra affermazione! E quando dico qualcun’altro intendo chiunque, di qualsiasi schieramento.

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Però almeno vi è una soddisfazione: tredici anni fa, quando sono arrivato in questo paese, non esistevano i servizi “minimi” del minimo consentito: strade, illuminazione stradale, scuole ecc…Oggi è sicuramente più sicuro fare quattro passi a piedi anche a sera tardi perchè le strade sono illuminate e dirò di puù: sono anche belle da vedere! Ci sono il doppio delle scuole che vi erano 13 anni fa. Sono ancora poche…. senz’altro, ma intanto sono state realizzate nuove scuole. Le strade sono migliorate. Mi riferisco al “manto stradale”. Oggi si opera “rifacimento dei tappetini” meno spesso e con migliore impegno e qualità dei materiali.Mancano però ancora molti altri servizi e soprattutto mancano strutture per i giovani, e potrei fare un lungo elenco di servizi che ancora mancano; ma credetemi non me la sento di condannare chi ha amministrato questo paese
negli ultimi 10 anni: sarebbe una mancanza di rispetto per chi ha lavorato con un discreto senso civico. Chi può garantire che altri avrebbero fatto di più?Con quali argomenti?



E vi prego di evitare i discorsi fatti col “senno di poi”… su questo siamo “tutti” molto bravi. Io credo che si fa prima a criticare che ad apprezzare. E lo dico con molta serietà e consapevolezza.
Piuttosto trovo fuori luogo e privo di ogni fondamento di verità l’articolo
al quale poc’anzi ho fatto riferimento…. ha il sapore di “Campagna Elettorale”…. sembra quasi cavalcare il modello “Berlusconiano” di sicurezza ostentata davanti a qualcosa che non esiste neanche. Sembra un’opera di convincimento di un venditore di articoli di antiquariato che si
possono ammirare sulle tivù locali nei pomeriggi “oziosi” di quei molti che non amano occuparsi nella loro vita con il “lavoro”, ma preferiscono costruirsi una posizione sul marciapide o fuori ai bar ed ai circoli (quelli del tressette), o meglio partecipando a convegni degni della propaganda
contadina di qualche secolo fa: illusori, falsi e contraddittori.



Per concludere vorrei invitarvi a dare spazio anche a quello che di buono è
stato fatto in questi ultimi tempi: anche se è poco è pur sempre qualcosa».



MarioCortese

[email protected]



P.S.

Vorrei se è possibile, veder pubblicata la mia lettera, anche in parte se lo
ritenete. Grazie.








Gentile signor Cortese,

pubblichiamo la sua lettera così come ci è pervenuta al nostro indirizzo e-mail ([email protected]), nonostante sia molto (troppo!) lunga. Non credo ci sia un modo migliore per dimostrare la nostra “apertura” ad ogni opinione, parere, commento. Ci dispiace, però, dover ripetere concetti già espressi mille volte. Ma probabilmente siamo poco chiari. Se un messaggio non arriva, la colpa è evidentemente di chi scrive, non di chi legge.


Questo portale di informazione è nato con un preciso obiettivo: dare spazio a tutti. L’analisi ben scritta di Enrico Greco è frutto di considerazioni del tutto personali. Condivisili, certo. Ma anche criticabili, per carità. Tant’è vero che lei (come tutti i lettori) ha a disposizione uno spazio per i commenti. Ma non solo. Lei (come tutti) può interagire con i nostri collaboratori direttamente (attraverso gli indirizzi privati) oppure inviando un contributo (come in questo caso). Quello che a noi interessa è il confronto. Ma non ci venga a dire che l’articolo di Greco «è la prova che questo giornale è schierato». Non lo è. L’articolo di Greco non esprime certamente la linea editoriale di InterNapoli. Quello che a noi interessa realmente è che si discuta. Che si litighi. Che ci si divida. Lo stiamo facendo. Buon segno.


U. Fer.

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