11.9 C
Napoli
venerdì, Aprile 19, 2024
PUBBLICITÀ

Berlusconi a Bossi: Uniti saremo invincibili

PUBBLICITÀ

Cari utenti,
Ho atteso il susseguirsi degli ultimi avvenimenti per fare un quadro più dettagliato della situazione politica italiana. Certo sono successe un sacco di cose ultimamente: il chiarimento all’interno dell’Ulivo dopo lo scossone “Moretti”, la nomina del CDA RAI e l’approvazione alla Camera della legge sul “conflitto di interessi”.
Ieri Berlusconi ad Assago, davanti alla platea della Lega dice «Se siamo uniti saremo invincibili» e poi… «Senza di noi il paese nelle mani dei comunisti».
Il primo pensiero va alle parole di Bossi che, dopo aver smesso di lanciare inni di “secessione” dal paese di cui lui stesso è Ministro, ora attacca l’Unione Europea, o meglio, come lui la chiama: “Unione Sovietica d’Occidente”, cosa che contrasta nettamente la politica di Berlusconi e del suo stesso governo, che ha voluto più volte dimostrare il suo Europeismo e la convinzione di rispettare a pieno gli impegni presi dall’Italia fino ad oggi. Mi chiedo: «Come si fa a restare uniti (Bossi e Berlusconi) se si hanno ideali così contrastanti?» e mi riferisco anche alla legge delega sulla modifica dell’articolo 18 dello Statuto dei lavoratori. Bossi dichiarò: «Nessun lavoratore Padano sarà mai licenziato!… Guai a toccare l’art.18…!», dunque, o la legge delega vale per tutti o forse Bossi crede che la legge non si applica ai lavoratori della “Padania”. Poi dopo un breve chiarimento con Berlusconi, Bossi non si è più lamentato; ma cosa gli avrà mai detto per convincerlo?… Resta un mistero!
Abbiamo gia discusso in passato, anche attraverso il forum, di quanto sia importante regolamentare il conflitto di interessi in un paese democratico, non solo per Berlusconi, ma anche per gli amministratori locali. Qui vorrei richiamare la vostra attenzione con un piccolo esempio:
Supponiamo di dover richiedere una “Licenza Edilizia” oppure una “Domanda di Condono” in un qualsiasi Comune d’Italia, ci rivolgiamo quindi all’Ufficio Tecnico del Comune, il quale ci spiega che bisogna presentare un progetto e/o una domanda; dopodiché noi ci rivolgiamo al nostro Ingegnere o Geometra di fiducia per preparare tutto il necessario e presentando l’incartamento all’Ufficio Tecnico del Comune si attende l’approvazione o il “rifiuto” da parte degli organi competenti. Bene… fin qui tutto regolare. Ma se in un caso specifico, il Capo Ufficio tecnico, oppure il Consigliere con la delega alla Commissione Edilizia, sono anch’essi professionisti: Ingegnere o Geometra, allora risulta molto più facile e rapido rivolgersi a loro direttamente per preparare l’incartamento necessario ed avere una sicura approvazione alla domanda.
Qui non si vuole ragionare in modo semplicistico e “diffidente” verso chi occupa le cariche accennate in precedenza, ma è ovvio che se un amministratore ha il compito di valutare e approvare (o meno) una “domanda” presentata da un suo stesso “cliente”, risulta molto difficile che venga respinta… o no?
Questo ragionamento vorrebbe far emergere altri piccoli casi di “conflitto di interesse”, in cui quasi il 99% delle cariche nelle amministrazioni italiane, sono coperte da “professionisti” che operano negli stessi settori.
Il caso Berlusconi, non è come si vuol far credere dallo stesso interessato, una “ripicca” delle sinistre o un atto di “distruzione” di un singolo individuo. Con tutta la buna fede possibile e immaginabile, risulta difficile credere che una persona come il presidente del Consiglio, che possiede un forte potere Mediatico ed Economico, possa non trovarsi in condizioni di forte conflitto di interessi. Se tutto questo non viene seriamente valutato e “frenato”, si rischia di autorizzare i piccoli amministratori locali, anch’essi in una condizione di conflitto, a fare ancora gli interessi dei loro clienti, piuttosto che quelli della cittadinanza: quelli che noi chiamiamo “atti di ingiustizia burocratica” ovvero, vox populi: «Perché a lui si e a me no?».
Capisco le dichiarazioni di Berlusconi, che secondo lui, questa legge è la migliore possibile… l’ha fatta lui e i suoi alleati. Mentre a giudicare questa legge, dovrebbero essere organi “Super-partes” che a mio avviso, oggi in Italia non esistono!
L’altro giorno, su RAI3 veniva trasmessa la diretta della manifestazione dell’Ulivo in piazza S.Giovanni a Roma; non mi sento di giudicarla, ma è chiaro che la sinistra, ritrova un accordo generale e inizia a costruire una seria opposizione al governo: è senz’altro un fatto positivo… no? Ma un’altro aspetto emerge dalle ultime manifestazioni del “dopo Moratti”: un aumento del consenso popolare verso chi contesta al governo alcuni provvedimenti:
– la legge delega sull’art.18 dello Statuto dei lavoratori
– la legge sulle rogatorie internazionali,
– il mancato aumento a “tutti” delle pensioni minime inferiori a un milione di lire,
– la legge sul rientro dei capitali dall’estero,
– la legge sul conflitto di interessi.
Non uno di questi provvedimenti si rivolge alle fasce deboli del paese, anzi, alcuni non li riguardano per niente, altri invece li danneggiano. Non è questa la verità?
Berlusconi accusa la sinistra di essere “bugiarda”: « Non siamo dei criminali che vogliono licenziare chi ha il lavoro. Ciò è il contrario di quanto dice l’opposizione, è il contrario della verità». La legge delega sull’abolizione dell’art.18 dello Statuto dei Lavoratori, autorizza i datori di lavoro a licenziare senza giusta causa, un lavoratore con un contratto “a tempo indeterminato” regolarizzato dopo l’entrata in vigore della legge stessa, dunque se io venissi assunto da un’azienda con un contratto a tempo indeterminato, potrei essere licenziato in qualunque momento, anche senza un motivo valido, è cosi… o no? Allora mi chiedo come si fa a non capire una legge così semplice nel suo concetto? Non siamo mica imbecilli!
Quante verità ha detto Berlusconi in campagna elettorale? Dov’è il “Presidente Operaio”?
«Non mi preoccupo – dice – certo non mi fa piacere quando c’è una sinistra che fa del conflitto d’interessi un caso, quando il vero conflitto d’interessi è tra la sinistra e la democrazia, tra la sinistra e la verità», ma la verità è una sola e i cittadini l’hanno compresa! Berlusconi accusa continuamente la sinistra di non fare proposte “valide”, ma di essere solo ed unicamente “distruttiva”, certo non ha tutti i torti, dato che ciò che la sinistra suggerisce, ovviamente, non è “mai” negli interessi della destra; dunque è ovvio che i due poli non possono andare d’accordo, anzi sarebbe il “colmo” se i due andassero d’accordo: vorrebbe dire che si siano scambiati “favori” dall’una e dall’altra parte! Ed è proprio questo che la “piazza” contesta alla sinistra! Moretti ha denunciato che la sinistra si era “rilassata” lasciando alla destra lo spazio per fare tutto ciò che volevano in cambio di qualche poltrona più o meno comoda; ma se il messaggio è stato percepito, allora capisco anche le dichiarazioni di Letta e Schifani, che , nei loro numeri hanno ridimensionato di molto le recenti manifestazioni della sinistra; ma loro sanno bene che le cose non stanno proprio così, che oggi la “piazza delle sinistre” potrebbe dare molto fastidio a chi siede su comodissime poltrone, proprio perché coinvolgono il popolo degli elettori.
So bene che quest’articolo non sarà condiviso da molti degli utenti e mi aspetto di discuterne insieme a tutti voi nel Forum Vox Populi, com’è già avvenuto, quando scrissi l’articolo “Berlusconi alla camera – Schiano: bilancio positivo” del 15/01/2002.

PUBBLICITÀ

RESTA AGGIORNATO, VISITA IL NOSTRO SITO INTERNAPOLI.IT O SEGUICI SULLA NOSTRA PAGINA FACEBOOK.

PUBBLICITÀ

Ultime Notizie

Festa ai Ponti Rossi finita nel sangue, scarcerato presunto accoltellatore

Ha ottenuto gli arresti domiciliari nonostante le pesanti accuse a suo carico. Questa la decisione presa dal gip Vinciguerra...

Nella stessa categoria