QUALIANO. «Quando l’emergenza rifiuti comincia a far sentire il suo “odore”, noi abitanti di Qualiano e dell’agro giuglianese iniziamo ad aver paura.
Paura che uno dei tanti fossi (cave dismesse) presenti sul territorio tra Villaricca, Giugliano e Qualiano possa ospitare le tonnellate di immondizia dell’intera regione Campania.
Così è cominciata la lunga estate del 2004.
Erano i primi di Marzo quando io e molti miei concittadini abbiamo “annusato” il cattivo presagio, la cava in località Settecainati era stata stranamente allestita per diventare discarica di Fos (frazione organica stabilizzata) dei CDR di Giugliano e di Caivano.
Un fosso enorme che avrebbe ospitato, per dirla in modo semplice, la parte “fresca” dei rifiuti della città di Napoli e della sua provincia, isole comprese.
Tutte le sere abbiamo presidiato la discarica in un camper adibito a rifugio, in via Grotta dell’olmo, organizzati in turni, di mattina, di pomeriggio e di notte non abbiamo mai fatto sentire la nostra mancanza.
Certi che avremmo vinto la battaglia, più volte rassicurati dal Commissariato di Governo, per ben tre mesi è continuato il presidio, nonostante le intimidazioni (vedi minacce varie o striscione del presidio strappato in cento pezzi).
Più il tempo passava e maggiore diventava la consapevolezza che a Settecainati non si sarebbe scaricato.
E invece, il 28 maggio alle ore 6,07 del mattino un blitz di 50 camion che irrompono da una stradina laterale (con l’aiuto delle ruspe) cominciano a scaricare di tutto nel fosso di Settecainati.
A quel punto la protesta passa sui tavoli istituzionali e molto spesso diventa vera guerriglia.
Ricordo il titolo di un articolo della Repubblica del 29 maggio che riportava testualmente: “E Schiano decise di vietare il transito dei camion di rifiuti”.
Con un ordinanza sindacale, infatti, il mio sindaco, Michele Schiano di Visconti vietò il transito di mezzi pesanti sul territorio cittadino, e riuscimmo a respingere almeno 150 camion quel giorno, ma le strade di accesso alla discarica erano e sono tutt’ora troppe, non bastò chiuderne una.
Il rischio di una denuncia da parte del commissariato di governo non pose alcun ostacolo alla nostra azione, tanto è che le battaglie sui diversi tavoli continuarono, spostandosi dalle strade di Varcaturo alle stanze dei bottoni.
Sempre presente, sempre in trincea, pronto ad ogni evenienza.
Intanto a Settecainati si è continuato a sversare, nonostante le denunce all’ASL e all’ARPAC per la cattiva qualità della FOS trasportata.
La “puzza” nei giorni di sottovento diventava insopportabile, le manifestazioni pubbliche di protesta si moltiplicavano.
Ma noi non ci siamo mai arresi.
Istituimmo a Qualiano una “Consulta comunale per l’Ambiente” con la quale abbiamo organizzato diversi incontri, tavoli rotondi, convegni e manifestazioni.
Abbiamo dato mandato alla “Società Qualiano Multiservizi” di organizzare e implementare il servizio di raccolta differenziata, l’unico modo per uscire da questo impasse ambientale che si è creato in Regione.
Un consiglio comunale ad hoc monotematico convocato e realizzato contemporaneamente a quelli di Villaricca e Giugliano, recepì l’istanza presentata dal coordinamento Uniti per l’Ambiente, nella quale si chiedeva di attivare immediatamente la raccolta differenziata, la bonifica dell’intero territorio e la dichiarazione di Disastro Ambientale.
Facemmo seguire una marcia pacifica, denominata “MARCIA PER LA VITA” con la quale siamo riusciti a portare in piazza per la prima volta quasi 3000 cittadini, e poi…
E poi finalmente lunedì, 21 marzo, proprio nel giorno di inizio primavera, alle 18.00 è stata ufficializzata la chiusura definitiva della discarica di Settecainati.
Personalmente ho voluto accertarmi di quanto detto, mi son recato su quello che, giusto un anno fa, era l’invaso da riempire di via Grotta dell’Olmo.
Proprio sulla discarica piena fino all’orlo ed oltre, per ben 5 metri fuoriterra, ho incontrato per l’ennesima volta il commissario Catenacci, che serafico ha promesso: “Mai più discariche nel giuglianese”.
E’ l’inizio di una nuova primavera per il territorio di Qualiano e dei comuni limitrofi?!?».
FRANCESCO ODIERNO
consigliere comunale Qualiano
«SETTECAINATE, QUELLE LUNGHE NOTTI IN DISCARICA…»
La vicenda della cava nella lettera di Francesco Odierno
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