QUALIANO. «Cari amici di InterNapoli,
vorrei rendervi partecipi della mia serata al Consiglio comunale di Qualiano del 16 giugno scorso, quella relativa all’approvazione del Bilancio. Seduto tra i banchi del pubblico, ho avuto una sensazione sgradevole. Quella di una maggioranza umiliata da un solo consigliere. Eccolo, il mio resoconto. Ore 18.30, sala consiliare gremita, caldo, mugugni, presenze nel pubblico ascrivibili alle tristi categorie dei questuanti, chi si deve “ far vedere” per ricordare il piccolo favore, chi aspetta il duello, chi deve ubbidire agli ordini di scuderia, chi aspetta che qualcuno gli faccia capire che fine abbiano fatto i soldi per l’assistenza sociale; chi per alzarsi e gridare, su preciso segnale, nel tentativo intimidatorio.
Una brutta sensazione, dicevo. Immediatamente dopo l’appello e dopo aver ascoltato l’inno nazionale, che fa diventare tutti più istituzionali, prende la parola il consigliere Del Giudice (Ds). Chiede dell’assessore al bilancio, il consigliere rompiscatole. In sala è il silenzio, interrotto dal sindaco Schiano che chiarisce che la delega al Bilancio, attualmente, la trattiene egli stesso. Si prosegue ed il solito Del Giudice inizia una vera e propria maratona di domande, una dopo l’altra: infilza dati, cifre, leggi, incongruenze nelle scritture contabili del Comune. Si percepisce una strana atmosfera, un mutismo generale della maggioranza ed un sindaco suonato come un pugile. Poi succede qualcosa. Colpo di scena, il sindaco assessore, per rispondere alle numerose domande, manda i suoi fedeli a chiamare un dipendente comunale dell’ufficio ragioneria.
Il ragioniere in questione cerca in tutti i modi di far quadrare le errate risposte del sindaco-assessore con i rilievi del consigliere Del Giudice, ma i miracoli sono prerogativa di altri… Allora il sindaco chiama a “corte” un altro aiutante, l’ex assessore al Bilancio, ex fronda antischiano, ex anima critica del centro destra, Stefano D’Angelo, il quale si trova nella scomoda condizione di dover contraddire quello che andava affermando da tempo: questo Bilancio è preoccupante, ma si sa lo spirito di servizio… Una brutta sensazione, dicevo. Il solito consigliere rompiscatole che non molla le prede, e il sindaco in panne, che chiede pause di riflessione, che si appiglia ai dipendenti, agli aiutanti, ai consiglieri silenziosi addetti al mugugnare volgare….
Alla fine del serrato dibattito, davanti ai supporter della maggioranza completamente atterriti per la brutta prestazione del sindaco assessore, capisco i motivi del voto contrario del consigliere Ds. Il bilancio del Comune di Qualiano non rispetta il principio della Pubblicità,della Veridicità, della Trasparenza, dell’attendibilità; c’è un avanzo di amministrazione presunto, quindi è stato pareggiato il bilancio con cifra incerta, quadrando il tutto nelle entrate e nelle uscite, in modo fittizio, poiché l’avanzo per essere efficace si deve realizzare e non deve avere la presenza di residui attivi; ci sono enormi tagli alle politiche sociali, culturali, tempo libero, agricoltura, commercio, artigianato; dalla lettura della relazione dei revisori dei conti spuntano 310.000 euro di entrate “fantasiose”, oltre allo sforamento del patto di stabilità. Le conseguenze? Il Comune non potrà in futuro assumere, fare ulteriori spese, né ulteriori indebitamenti. Tutto incredibilmente confermato nella relazione tecnica sul bilancio di previsione firmata dallo stesso segretario comunale. Proprio una brutta sensazione».
Lettera firmata

