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giovedì, Marzo 28, 2024
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MARRAZZO (UDC): GALDIERO NON PUO’ RINUNCIARE AI PARTITI

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L’amministrazione Galdiero, appena inaugurata in un clima teso, alimentato da vicende politiche che hanno coinvolto il neo presidente del consiglio, sfiduciato dal partito, e da fatti di cronaca, che hanno coinvolto l’ex sindaco Schiano, in uno scontro con gli Lsu, è gia sottoposta ad una dura prova: l’emergenza rifiuti, che ha di nuovo messo in ginocchio i comuni dell’hinterland, lasciando in strada tonnellate di spazzatura, con l’incubo di un nuovo sversatoio alle porte di Qualiano, soluzione tra l’altro temporanea e ad elevato impatto ambientale. Sul tavolo ci sono anche i problemi di sempre, il mancato sviluppo artigianale, industriale, edile e sociale. Ne abbiamo parlato con Domenico Marrazzo, trentaquattro anni, avvocato, ex segretario provinciale e regionale dei giovani Udc e consigliere comunale.

Come giudica le scelte politiche operate dalla maggioranza per la nomina degli assessori e del presidente del consiglio?
Prima di giudicare aspetteremo che la giunta operi. Non vogliamo esprimere giudizi a priori. Prendiamo atto però che il tanto propagandato cambiamento non c’è stato. Se con la parola cambiamento, Galdiero alludeva al sindaco, lo sapevamo tutti che Schiano non sarebbe potuto essere rieletto. Si riferiva forse alla giunta? Al modo di operare? Il cambiamento nelle persone, almeno, non c’è stato. Questa maggioranza, sindaco in testa, ha un problema politico da risolvere molto importante. Gli attuali amministratori sono stati eletti, nella stragrande maggioranza dei casi, con liste civiche, senza nessun collegamento ai partiti tradizionali. Questa anomalia può pesare gravemente sul futuro del paese, perché chi amministra ha la necessità di essere rappresentato a livello provinciale, regionale e nazionale. Se non hanno un partito come possono pensare di essere considerati nelle decisioni importanti che coinvolgono il nostro territorio? È dunque necessario, per il bene di Qualiano, che facciano una scelta di appartenenza ad un partito politico.

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Avevate proposto un nome per la presidenza del consiglio, ma il suggerimento non è stato accolto. Poteva essere un segno di distensione da parte della maggioranza. Farete quindi un’opposizione dura e ostile?
No, al contrario. Nella precedente amministrazione l’opposizione è stata cieca e astiosa. Non si può sempre dire “no”. Ritengo invece che l’opposizione debba essere costruttiva e propositiva. Nel momento in cui la maggioranza farà proposte valide per il bene della collettività, le voteremo e mi auguro che anche da parte loro, vi sarà lo stesso atteggiamento propositivo, votando favorevolmente, le proposte utili che questa opposizione saprà fare.

In questi giorni è ritornato l’incubo dell’emergenza rifiuti. A pochi passi dal territorio qualianese stanno aprendo una nuova discarica. Secondo lei nascondere i rifiuti sotto terra è una soluzione ragionevole al problema?
L’ambiente è un problema che riguarda tutti, maggioranza e opposizione. Proprio ieri ho fatto un sopralluogo sulla discarica di Via Ripuaria, per rendermi conto di quello che stava succedendo. Sono circa seicentomila metri cubi di spazio che dovrà ospitare i rifiuti di quasi tutta la Campania. E’ solo una soluzione temporanea che assolutamente non risolve l’emergenza. Il problema è a monte ed è politico, non si risolve certamente nominando un commissario straordinario. Il governatore della Campania Bassolino ha il dovere politico di trovare una soluzione efficace, coinvolgendo gli enti locali al fine di realizzare un progetto serio, come avviene da anni in altre regioni d’Italia. A mio modesto parere l’emergenza rifiuti, che da decenni coinvolge la nostra regione, non si risolve aprendo nuove discariche, ma realizzando una seria raccolta differenziata e costruendo una serie di termovalorizzatori localizzati in aree lontane da centri abitati, che raccolgono esclusivamente i rifiuti dei comuni consorziati sul territorio dove è ubicato ogni termovalorizzatore. Solo in questo modo si potrà uscire dall’emergenza rifiuti, altrimenti la regione Campania ed in particolar modo il nostro territorio, che sta particolarmente a cuore a Bassolino e al commissario Catenacci, diventerà una pattumiera. È allarmante il fatto che ancora oggi, si decide dall’alto di aprire nuove discariche sul nostro territorio che, a causa delle discariche esistenti e gia sature, ha un elevato grado di mortalità per tumori e leucemie.

A Qualiano esistono problemi irrisolti da decenni, primo tra tutti il Prg (Piano Regolatore Generale), Secondo lei riuscirà questa amministrazione ad approvarlo?
Io mi auguro di si, ovviamente. Anzi stando alla legge regionale 16 del 2004, la procedura dovrebbe essere più veloce e i comuni hanno due anni di tempo, al massimo, per l’approvazione, ma è necessario riavviare la procedura. Intanto alla fine del 2006 scatteranno le norme di salvaguardia, che in pratica blocca tutti i “permessi a costruire”, quindi l’esigenza di dotarsi di un efficace strumento urbanistico è ancora più forte, potrebbe essere una grande opportunità per far ripartire, finalmente, lo sviluppo del territorio.

A proposito di sviluppo, Qualiano storicamente soffre il mancato decollo di un processo industriale e terziario rispetto ad aree geografiche molto vicine alla nostra, quali iniziative, di competenza del comune, possono favorire lo sviluppo in tal senso?
Innanzitutto è necessario individuare zone artigianali e industriali, lavorare su progetti idonei a migliorare le infrastrutture viarie periferiche, attingere risorse dai finanziamenti europei e attirare investitori grazie al “Project Financing”, che consente il finanziamento dei progetti non sulla capacità di indebitamento, che tra l’altro Qualiano non ha in questo momento, ma sulla base della valenza tecnico-economica dei progetti stessi. Tutto questo però richiede un’attenzione particolare, data la complessità del problema. Speriamo almeno che ci sia la volontà politica, da parte dell’amministrazione. Si potrebbe iniziare con il creare uno sportello per le imprese in grado di aiutare almeno le aziende presenti sul territorio, che hanno potenziale da esprimere, soffocato però dai problemi che il comune stesso non è in grado di fronteggiare. Senza contare l’impatto positivo sullo sviluppo economico del paese, che porterebbe molti nuovi posti di lavoro.

Prima lei ha citato le infrastrutture viarie periferiche. Ma Qualiano soffre anche un mancato sviluppo dei trasporti, che ci porta agli ultimi posti nella provincia di Napoli, per i trasporti pubblici. Quali possibilità esistono per fronteggiare questo problema?
Qualiano non è stato fortunato come Villaricca, Giugliano e Mugnano. La posizione geografica ci ha molto penalizzati e sia la Provincia che la Regione non hanno certo favorito questa condizione. Ora bisogna puntare sul trasporto su gomma, realizzando a breve scadenza, collegamenti frequenti con le stazioni della metropolitana di Mugnano e Chiaiano, in attesa della riqualificazione della stazione ferroviaria di Ponte Riccio.

Sono anni che si parla della scuola alberghiera, Qualiano continuerà a non avere un istituto di scuola superiore?
Un passo avanti è stato gia fatto con la succursale della Guglielmo Marconi, ma non basta. Nel frattempo si potrebbero prevedere altre succursali, magari del liceo scientifico, del magistrale, di istituti gia presenti nei comuni limitrofi. È necessario però individuare strutture e locali per ospitarle. Ribadisco che tali iniziative, richiedono innanzitutto la volontà politica da parte dell’amministrazione. Noi faremo la nostra parte e ci aspettiamo, da parte loro, proposte valide nell’interesse comune dei cittadini.

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