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martedì, Aprile 23, 2024
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A QUALIANO IL 40% DI TUMORI IN PIU’. ODIERNO: «FARO’ RICORSO ALL’AIA»

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Da anni il problema discariche grava sul nostro territorio. Da tempo si discute la necessità di porre fine all’abuso di suoli che potrebbero essere devoluti ad altri fini. Ma non ci si è mai chiesti quanto la presenza delle discariche sia dannosa per i cittadini. Il riconoscimento del peso del
problema-rifiuti, il tentativo di rafforzare la legislazione al riguardo, tenere a freno le attività della “ecomafia” e cercare di proteggere gli abitanti delle aree a rischio sono solo alcuni dei punti più scottanti.

Sono stati svolti pochi studi sugli effetti provocati dai rifiuti sulla salute umana. È un compito
arduo quello di valutare gli effetti generici sulla salute e gli effetti sui casi di cancro e i rispettivi decessi.

I dati raccolti nel Cancer Registry (i casi di cancro registrati) dalla ASL di Napoli 4 sono preoccupanti. Il documento, contenente la registrazione dei tumori nel febbraio del 2002, ha dimostrato che la quantità dei decessi da cancro del colon-retto o del fegato, come anche da
leucemia e linfomi, è molto elevata nel distretto 73 rispetto al resto dell’area coperta dalla ASL NA4. Questo distretto si trova nell’est della regione Campania, una zona famosa per avere, rispetto al resto d’Italia, il più alto numero di attività ambientali illegali,la maggior parte realizzate dalla mafia locale.

Analoga analisi è stata svolta per il comune di Qualiano. Dati statistici dimostrano che le cause di morte per tumore, dall’anno 1992 al giugno 2006, superano il 40 %, seguite dalle morti per ictus che per il 2006 contano 21,79%.

Come si collegano questi dati alla presenza delle discariche è presto detto. La produzione di diossina è tra i primi rischi. La decantazione dei rifiuti, infiltrandosi nel terreno, inquina le falde acquifere. Questo inquinamento e la velenosità dovuta alla presenza, tra l’altro, di diossina, si trasmette alle acque utilizzate per le piante, i prodotti agricoli, e acque di consumo quotidiano. Il tutto è aggravato dalla totale assenza di accorgimenti (distinzione tra rifiuti pericolosi e non; tra umidi e secchi..)nelle discariche a cielo aperto.

«È indubbio che ci sia bisogno di una discarica»- ha asserito l’assessore Francesco Odierno- «ma bisognerebbe evitare che questo territorio già martirizzato continui ad essere sfruttato senza la possibilità di utilizzare i rifiuti come “risorsa” riciclabile».

Odierno lancia, così, un personale appello ai cittadini: «Farò in modo che i cittadini di Qualiano toccati da morti per tumore (io stesso sono stato operato per analoghi problemi nel 2000) si costituiscano in causa contro il commissariato straordinario di governo. Mi sono già rivolto ad un penalista, per tentare una causa contro il commissariato straordinario di governo, oppure far ricorso al tribunale dei diritti dell’uomo, AIA.».

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