Caro assessore Palumbo, complimenti, veramente complimenti per la grazia ed il gusto con cui quest’anno sono state addobbate le strade cittadine. Lo diciamo senza ironia, ci creda. Qualche anno fa, quando al suo posto c’era qualcun altro, siamo stati costretti a vedere cose inenarrabili (si ricorda la bottiglia di champagne illuminata alle spalle del cimitero? E l’arbre magique sulla rotonda della circumvallazione? ). Oggi siamo a livelli decisamente superiori, e per questo c’e ne compiacciamo.
Un appunto pero c’e lo deve concedere lo stesso per l’addobbo natalizio fuori del municipio : le tre stelle luminose. Quelle no. Ci sembrano veramente troppe. Non le condividiamo. Non le condividiamo perché, possono evocare, se per gioco le rapportiamo alle stelle che di questi giorni si assegnano ai ristoranti, o a quelle che l’ente provinciale per il turismo assegna agli alberghi, un giudizio positivo o di normalità, che poi in effetti stride con la realtà. Le spiego il perchè. Per i professionisti del settore, avere nelle guide enogastronomiche le tre stelle sarebbe il top, il massimo traguardo a cui lo Chef anela. In Italia pochi ristoranti se ne possono fregiare. Francamente però la similitudine della casa comunale con il ristorante, oltre che poter sembrare scortese e sconveniente, ci sembra impropria. Un grande ristorante ha sempre un grande chef , e qui onestamente…!
La similitudine potrebbe reggere di piu con un albergo, con un Hotel. Anche li nel settore alberghiero gli standard qualitativi vengono parametrati con le stelle.
Una stella diciamo un quasi bred and breakfast.
Due stelle alberghi di periferia.
Tre stelle un hotel normale; (e questo e il nostro caso).
Quattro stelle albergo di lusso.
Cinque stelle albergo extra lusso.
In questa similitudine quindi le tre stelle che da qualche giorno vediamo appese fuori della casa comunale, come addobbo natalizio, potrebbero portare a pensare ad un paese normale (come sperava di costruire un leader del suo partito ). Ma cosi non è , e Lei lo sa bene. Tante, ma tante cose non vanno come dovrebbero andare : cioè in maniera normale.
Non è normale avere una circumvallazione (corso Europa) che ogni giorno di più somiglia al corso Secondigliano (tutti i commercianti spostano le loro mercanzie sui marciapiedi trasformando la strada a qualcosa che somiglia ad un suck arabo).
Non è normale che in tutto il centro storico non ci sia un marciapiede, che è un sacrosanto diritto di chi decide di voler camminare a piedi.
Non è normale che abbiamo la vigilanza privata nella villa comunale , quando ci sono i vigili che hanno li una loro sede operativa; ci sembra uno spreco di denaro che di questi tempi di magra andrebbe evitato.
Non è normale che abbiamo cumuli di immondizia nelle strade, nonostante ospitiamo sul nostro territorio una discarica che raccoglie i rifiuti di tutta la Campania.
Non è normale che una nube al corso Italia , da un mese, ammorba l’aria e costringe i cittadini a rinchiudersi in casa.
Non è normale che paghiamo lo stipendio a tre vigili e li mettiamo a fare i parcheggiatori in piazza maione.
Non è normale pagare un avvocato 3000 euro per recuperare un credito di 142 euro.
Non è normale che da anni gravitano intorno al comune sempre le stesse associazioni, gli stessi professionisti e le stesse ditte.
Non è normale che non si sia riusciti a fare un serio progetto per la raccolta differenziata, nonostante abbiamo pagato una costosa trasferta al nostro assessore per andare alla fiera di Rimini a rubare qualche idea e formulare qualche proposta.
Non sono normali tante cose in questo paese. L’omologazione dell’associazionismo locale all’ amministrazione fa poi il resto, azzerando il confronto sulle reali necessità del paese, e non ci aiuta certamente a venirne fuori ad emergere dal pantano.
Abbiamo l’Ascom e la Circumcommercio che sembrano comportarsi più come imprese teatrali che come associazione di commercianti. Al posto di chiedere all’amministrazione , più sicurezza nelle strade, più vigili a fare le multe, un piano traffico straordinario per le festività, un piano parcheggi o altro , si accontentano di quelle poche o tante migliaia di euro per fare la festicciola. La cosa comica è che poi sono in gara tra di loro a chi fa la festa più bella o più riuscita.
Beh in tutta onestà in questo contesto tre stelle nel “hotel” di piazza Maione ci sembrano troppe.
Rimaniamone una sola : sulla fiducia.
Auguri e buon Natale.
Francesco Fusco
Responsabile Forza Italia Giovani – Villaricca

