RASSEGNA STAMPA DI MARTEDI’ 19 DICEMBRE 2006 – “De Mita: nelle istituzioni legittimati gli avventurieri”, così il Corriere del Mezzogiorno ha colto l’intervento di De Mita alla presentazione del libro “La forza delle idee” curatao da Gianpaolo Necco per ricordare Ferdinando Clemente. “Napoli si risolleva solo se il suo retroterra culturale – questo il pensiero di De Mita – che è infinito, riesce a comunicare con la realtà. Oggi, invece, la cultura napoletana non comunica o si attarda in molte pratiche sbagliate”. E’ un De Mita sorprendente, uno dei due principali leader politici della Campania che sfoggia una lezione di politica pratica e regala una stoccata, certamente amara, ai famosi intellettuali. “Il popolo vota, ma non partecipa”, asserisce ancora De Mita. E’ la riduzione della politica a occupazione di ruoli il male principale evidenziato da De Mita. “E poi questa storia dei quarantenni … Io pensavo che in politica ci si dividesse tra intelligenti e sciocchi”. Al di là di tutto, pare che De Mita resti l’unico politico di rilievo della Campania capace ancora di pensare. Intanto, su Repubblica Napoli interviene Marco Rossi Doria con “Erano soltanto promesse”. “Abbiamo un disperato bisogno che qualcosa cambi davvero nel rapporto tra quel che si dichiara in politica e quel che si fa” scrive Rossi Doria. “E’ terribilmente nocivo per la città e per la stessa politica dovere ascoltare prediche a cui non corrisponde cambio di metodo”. E’ dunque un invito a De Mita a trarre le dovute conclusioni dal suo giusto ragionamento. Infine, abbiamo scelto Il Mattino per raccontare dell’inchiesta del Sole 24-Ore sulla qualità della vita che fa fare davvero una pessima figura a Napoli. Forse, verrebbe da pensare, qualcuno dovrebbe fare queste classifiche anche a livello provinciale per vedere come evolve la qualità della vita nei comuni, così da avere un metro di giudizio per tutte le amministrazioni locali di una provincia.
A cura di Tommaso Di Nardo