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D’ALTERIO: «IL VOSTRO E’ UN GIORNALISMO TENDENZIOSO E DIFFAMATORIO»

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Gentile redazione di InterNapoli, la scorrettezza giornalistica con la quale avete trattato il caso dell’assoluzione dei titolari del canile ex “Casa del cane” ci rende veramente indignati sia per la mendacità di alcune informazioni, sia perché ci sono modi e modi di fare “giornalismo” e il vostro è soltanto tendenzioso e diffamatorio. Partiamo innanzitutto dal fatto che continuare ad essere accusato e riproporre le accuse dopo una piena assoluzione da parte di un giudice dello Stato mi sembra non accettare e pertanto non rispettare l’operato della giustizia italiana. Troppo spesso la stampa rischia di farsi “giudice” al posto di chi effettivamente compete tale ruolo, come avete dimostrato nei nostri confronti. Dare informazione è giusto, ma continuare a insinuare la sussistenza del reato sembra scorretto nei confronti di chi tutela lo Stato e la legge italiana. Pertanto le ricordiamo che il reato più grave, ossia quello per truffa, non sussiste in quanto il giudice ha accertato la nostra innocenza e estraneità a quanto dichiarato dall’accusa. Per quanto concerne l’altro reato, vale a dire maltrattamento di animali, correlato al reato di truffa, siamo certi che se anche non fosse caduto in prescrizione, il giudice avesse accertato la nostra piena innocenza, a sostegno di ciò anche il p.m. in seguito alla fase istruttoria chiese per ben due volte l’archiviazione del caso perché alla base il fatto non sussisteva così come poi accertato dal giudice nella fase dibattimentale.
La mendacità delle vostre informazioni ci fa capire quanta falsità e poca attendibilità si nasconde nel vostro operare, come era possibile percepire 60 Euro al giorno per ogni cane, il che significa, visto che c’erano all’incirca 150 cani del comune di Napoli, 270000 Euro (più di cinquecento
milioni delle vecchie lire italiane) per ogni mese, significa circa 3,240,000 Euro l’anno per mantenere dei cani? (Ma stiamo impazzendo!)
Inoltre conoscete bene che D’Alterio Vincenzo è consigliere comunale della Margherita e mai stato consigliere comunale di A.N. (Quante bugie!) La verità è che per ogni cane si percepiva circa 2,30 Euro al giorno così come pure risulta dagli atti processuali ed accertato dal giudice in fase dibattimentale.

Vincenzo D’Alterio

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