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QUALIANO, Ok al piano fotocopiato

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Domenica 29 Dicembre 2002



A Qualiano passa il piano commercio, ma è quello di Avellino. Attimi di imbarazzo alla lettura del provvedimento, passato ai voti della maggioranza nella seduta precedente, e solamente da ratificare nell’ultimo consiglio comunale. Su richiesta dell´opposizione, il presidente ne dà lettura e così salta fuori l´inghippo. Nella pianificazione, adeguata alle norme regionali del Duemila, infatti, si tiene conto della zona Asi, della presenza della pineta naturale di Sessa e del parco archeologico di Civita. Siti ovviamente non esistenti nel comune di Qualiano, ma, come dicono gli atti, nella città di Avellino.
Subito è stata sospesa la procedura per l´approvazione del verbale, anche se nel frattempo il piano è già esecutivo dal giorno successivo alla seduta precedente. Nell´immediato neppure sindaco e assessori hanno saputo dare una spiegazione convincente all´accaduto e, così, la tensione tra i politici è salita alle stelle. L’opposizione denuncia: possibile che nessuno si sia accorto della madornale svista prima di votare?. «Facciano subito chiarezza», rincarano la dose dall’Ascom. «Fogli capitati per sbaglio nel plico», si difendono dalla maggioranza. «Una trascuratezza imperdonabile che la dice lunga sul modo di operare di questa amministrazione dice il consigliere ds Raffaele Del Giudice- Il piano era stato già votato nella seduta precedente in tutta velocità e, quando ho controllato la documentazione, ho capito perché».
Alla seduta incriminata erano assenti i 4 consiglieri della minoranza. Un piano scopiazzato, allora? Passato lo sgomento gli amministratori spiegano: «Lo stesso tecnico incaricato dal comune di Qualiano ha redatto anche il piano commercio della città di Avellino- chiarisce l’assessore Raffaele De Leonardis – Così, per sbaglio, nelle copie presenti in segreteria sono finiti alcuni fogli del piano di Avellino. Ciò che conta è che la copia inviata in Regione è quella corretta. L´anomalia verrà sanata sostituendo la copia corretta e approvando il verbale nella prossima seduta».
Insomma il piano sarebbe valido e, a sentire l´amministrazione, lo «scambio» di città consisterebbe in un errore, umano quanto banale. Non la pensano allo stesso modo i commercianti, anche loro destinatari di una copia «errata». «Abbiamo ricevuto il plico all’indomani della seduta consiliare – dice Nicola Rainone, presidente Ascom – Ma prima di esprimerci in merito abbiamo chiesto un incontro con i tecnici della Ascom napoletana, fissato per il 7 gennaio». Il motivo del contendere è anche il mancato coinvolgimento della categoria. «Non ci hanno mai interpellato, neanche per il Put». Intanto Qualiano attendeva da tempo una regolamentazione delle attività commerciali, premessa per strappare fondi regionali. Finora era rimasto in vigore quello antecedente al ’91, mentre l´incarico era stato affidato nel ’93.




TONIA LIMATOLA – Il Mattino 29 dicembre 2002

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