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venerdì, Luglio 4, 2025
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“A luà man, altrimenti ti struppiamm!”. Le estorsioni del clan Mallardo sui cantieri a Giugliano

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Tre tentativi di estorsione a 3 aziende edili impegnati in lavori sul territorio Giuglianese. Il clan Mallardo, come una piovra, riesce a controllare tutti i cantieri dove puntualmente si presenta con richieste estorsive. In alcuni casi, però, le vittime si ribellano e denunciano tutto consentendo alle forze dell’ordine di arrestare gli estorsori.

E’ successo l’altro giorno quando la Polizia di Stato ha eseguito una ordinanza di custodia cautelare in carcere emessa dal GIP del Tribunale di Napoli, su richiesta della Direzione Distrettuale Antimafia, nei confronti di due persone gravemente indiziate, a vario titolo, dei reati di tentata estorsioni aggravate dal metodo mafioso nonché dalla finalità di agevolare l’attività delle associazioni di tipo mafioso, nello specifico il clan Mallardo, operativo sul territorio di Giugliano. Si tratta di Arturo Scala e Vittorio Borzachelli (entrambi difesi dall’avvocato Luigi Poziello). 

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In particolare, dalle indagini esperite dagli agenti del Commissariato di Giugliano in Campania, è emerso che gli indagati avrebbero preteso da vari imprenditori il pagamento di somme di denaro per consentire loro di proseguire nell’attività commerciale.
I fatti risalgono nella primavera del 2022.

Scala si recò presso un cantiere in via Pigna intimando ad un dipendente di sospendere l’attività lavorativa dicendogli: “riman’ nun scinn’ a faticà! Hai capii buon!” (domani non scendere a lavorare! hai capito bene!). Il giorno dopo, insieme ad un altro soggetto, entrambi indossando un casco semi-integrale scuro, occhiali da sole e mascherina anti- Covid, si recò di nuovo presso quel cantiere e, rivolgendosi ad un altro dipendente, lo minacciò: “allora nun’ e capit’ nient’ che a luà man’! Altrimenti ti struppiamm! (allora non
hai capito che devi smettere di lavorare! Altrimenti tifacciamo male).  Succede il bordello… arrivederci e buon appetito”

Un altro tentativo di estorsione fu fatto in un cantiere edile di via De Gasperi.
Gli estorsori si rivolsero alle vittime dicendo: “DOVE STA IL
TITOLARE”…“QUANDO VIENE FATEGLI L’IMBASCIATA CHE SONO PASSATO!”.

Un altro tentativo di estorsione fu fatto presso un cantiere di via Nuova Arco Sant’Antonio. Nel mirino un architetto il quale fu avvicinato da due estorsori:  “Buongiorno, state lavorando voi qua?…stafaccia! già sai frà! … Dovete fare un giro dai compagni,
frà! … Dovete passare dai compagni! Dovete passare dai compagni ho detto! Stai lavorando tu qua?” 

I soggetti sono stati incastrati dalle telecamere dei vari sistemi di videosorveglianza, intrecciate con le dichiarazioni delle vittime

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Antonio Mangione
Antonio Mangionehttp://www.internapoli.it
Giornalista pubblicita iscritto dalll'ottobre 2010 all'albo dei Pubblicisti, ho iniziato questo lavoro nel 2008 scrivendo con testate locali come AbbiAbbè e InterNapoli.it. Poi sono stato corrispondente e redattore per 4 anni per il quotidiano Cronache di Napoli dove mi sono occupato di cronaca, attualità e politica fino al 2014. Poi ho collaborato con testate sportive come PerSempreNapoli.it e diverse testate televisive. Dal 2014 sono caporedattore della testata giornalistica InterNapoli.it e collaboro con il quotidiano Il Roma
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