“A Mugnano come si usa? Che quando uno fa qualcosa va dai compagni, vero o no?“. Queste sarebbero state le parole pronunciate da Salvatore Di Marino e da Salvatore di Palma (in foto) nei confronti del titolare di un negozio di frutta situato a Qualiano. I due esponenti del clan De Rosa avrebbero così minacciato la vittima che era in trattativa per comprare una casa nel settembre del 2023.
Dunque secondo l’indagine coordinata dal Procuratore di Napoli, Nicola Gratteri, la mala qualianese avrebbe esercitato un controllo capillare del territorio, imponendo il racket a imprenditori e commercianti attraverso le intimidazioni legate al nome e al peso criminale dell’organizzazione. Piegate dal timore di ritorsioni, le vittime sarebbero state costrette a versare somme di denaro per poter continuare le proprie attività.
I ras del clan De Rosa
Dalle indagini è emerso che i promotori dell’organizzazione criminale erano Salvatore Di Marino e Salvatore Di Palma, i quali secondo gli inquirenti pianificavano quotidianamente l’attività estorsiva nei cantieri di Qualiano e altri esercenti come sale scommesse e negozianti. Gerardo Strazzulli detto Francuccio ‘o ferraro è accusato di aver utilizzato la società Edil King per ‘mascherare’ il pagamento delle quote estorsive attraverso una serie di bonifici.
I nomi degli arrestati
I carabinieri della compagnia di Giugliano, su mandato della Direzione distrettuale antimafia e con ordinanza del gip del Tribunale di Napoli, hanno eseguito misure cautelari nei confronti di 10 persone, ritenute parte integrante dell’organizzazione criminale riconducibile al clan De Rosa. Gli indagati sono gravemente indiziati, a vario titolo, dei reati di associazione di tipo mafioso, traffico illecito di sostanze stupefacenti, estorsione consumata e tentata, tutti aggravati dal metodo mafioso.
L’operazione è frutto di un’articolata attività investigativa condotta sotto il coordinamento della Dda partenopea e culminata in una serie di riscontri sul campo da parte dei militari dell’Arma. In totale gli indagati a piede libero sono 16. Sette sono finiti in carcere, 3 ai domiciliari. Tutti gli altri sono indagati a piede libero.
In carcere sono finiti Ugo De Rosa, Salvatore Di Marino, Salvatore Palma, Michele Di Palma, Nicola Di Palma, Antonio Pezzullo, Gerardo Strazzulli. Ai domiciliari sono finiti Luca Russo, Giacinto Francesco Russo e Vincenzo Russo.


