Sarebbe una questione tutta interna alla Vanella Grassi il ferimento di Giuseppe D’Andrea, 52enne ferito l’altra sera in via Francesco Bacone. L’uomo, che vanta precedenti per droga, non sarebbe inquadrato in nessun clan ma il luogo dell’agguato, il lotto G, feudo della Vanella Grassi (fazione Angrisano) spinge gli investigatori ad ipotizzare un regolamento di conti interno alla stessa galassia vanelliana. Ciò che agita gli investigatori è che tali tensioni siano esplose in concomitanza con la scarcerazione di un giovane ras, rampollo di una delle famiglie che costituiscono l’ossatura del gruppo. D’Andrea si sarebbe accorto del commando e sarebbe riuscito a scappare venendo ferito di striscio alle gambe e medicato presso il vicino San Giovanni Bosco con prognosi di due settimane.
L’ennesimo agguato, secondo molti, sarebbe dunque collegato all’omicidio di Camilo Esposito avvenuto qualche settimana fa nella vicina via Ghisleri. Il 29enne fu ucciso in un negozio di barbiere. Contro Esposito fu scaricato un intero caricatore. Un agguato che dunque non doveva lasciargli scampo a dimostrazione che dietro la sua morte potrebbe esserci una ‘punizione’ per qualcosa che Esposito avrebbe fatto o tentato di fare.
Secondo la ricostruzione della polizia il killer è entrato arma in pugno poco prima della mezzanotte nel salone di barbiere di via Ghisleri 16 “Hair design Luxury Ciro Morvillo”, ha fatto fuoco per poi allontanarsi a bordo di un’auto con un complice alla guida che lo attendeva. Quel che è certo è che a Scampia sono tornati a soffiare venti di guerra
