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domenica, Giugno 16, 2024
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Allarme morbillo e pertosse tra i bimbi a Napoli: “Rischio encefaliti e asfissia”

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“In Campania sono stati segnalati focolai di morbillo e pertosse che si aggiungono già alle altre malattie infettive che stanno colpendo i bambini come ad esempio la scarlattina (streptococco beta emolitico di gruppo A) e V malattia. Per il morbillo e la pertosse c’è un allerta Regionale. Si tratta di malattie respiratorie altamente contagiose che possono avere conseguenze anche gravi come encefaliti, nel primo caso, con il rischio di danni permanenti e asfissia nei neonati nel secondo. L’unica vera prevenzione è il vaccino”.

A parlare, ai microfono di Fanpage, è il dottor Antonio Carpino, pediatra di libera scelta nell’ASL Napoli2 Nord e responsabile area vaccini e referente area vaccini della Fimp Napoli (Federazione Italiana Medici Pediatri).

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Allarme morbillo e pertosse a Napoli, le parole del dottor Carpino

Il dottor Carpino risponde così alla domanda sulla presenza effettiva dei virus di morbillo e pertosse in Campania: “Sì. Il morbillo e la pertosse sono malattie molto contagiose. Se un soggetto contrae la malattia e viene a contatto con una popolazione dove nessuno ha fatto il vaccino o ha avuto la malattia, rischia di infettare altre 20 persone facilmente che a loro volta ne infetteranno altrettante”.

Sullo sviluppo dei focolai: “Purtroppo, noi siamo al di sotto della copertura vaccinale del 95% che dovrebbe proteggere la comunità. Attualmente siamo a poco più dell’’80% per i bambini nati nel 2022 nelle Asl Na1 e Na2 Nord e le ultime coperture ufficiali vedono la Campania al 93% . Ma ci sono grosse sacche di adulti e bimbi maggiori di 5 anni non vaccinati o che non hanno effettuato la seconda dose di Morbillo e questa condizione aumenta il rischio”.

E sui motivi: “Abbiamo avuto un biennio di Covid dove le vaccinazioni tra i bambini si sono ridotte. Non sono state fatte segnalazioni o notifiche perché la Sanità ha rivolto la sua attenzione verso la Pandemia. C’è l’obbligo vaccinale, ma dall’altra parte ci sono carenze di controlli, non solo sanitari ma anche scolastici. Il bimbo non vaccinato non può frequentare la scuola dell’infanzia mentre gli alunni non vaccinati della scuola primaria invece dovrebbe stare in una classe di vaccinati”.

I sintomi di morbillo e pertosse

Il dottor Carpino risponde così invece sui sintomi di morbillo e pertosse: “Il morbillo è una malattia grave. Come quadro clinico generale inizia con stanchezza, congiuntivite, tosse, febbre alta a 39-40 gradi centigradi, anche per una settimana. Ma come tutte le malattie virali può dare molte complicazioni. Quelle più frequenti sono la piastrino penia, cioè possono esserci problemi di coaugulazione per molto tempo dopo la malattia, polmoniti, otiti, aumento delle transaminasi con problemi epatici. Oltre all’abbassamento delle difese immunitarie per lungo periodo. È più facile che tornando a scuola il bimbo poi possa ammalarsi di nuovo con tracheiti e rinotracheiti. Ma possono esserci anche conseguenze più gravi. La pertosse invece è caratterizzata dalla tosse. Quest’ultima, avviene in fase espiratoria, quando si rilascia l’aria. Ma bimbi molto piccoli non hanno la forza di fare il cosiddetto TIRO cioè di fare una inspirazione durante un accesso di tosse ( anche 20 e più colpi consecutivi) , rischiando l’asfissia”.

E sui vaccini: “Il vaccino per il morbillo contiene Virus Vivi Attenuati. Con un’unica puntura si possono fare il trivalente per morbillo, parotite, rosolia, oppure il quadrivalente che protegge anche dalla varicella. Anche questo è obbligatorio per la frequenza scolastica. L’esavalente protegge da difterite, pertosse, poliomielite, epatite B, l’emofilo influenza (un batterio invasivo che può dare sepsi o meningite) e tetano e come già detto prima per alcune malattie (difterite, tetano, poliomielite e pertosse) bisogna effettuare richiami decennali. E’ possibile fare il vaccino presso i centri vaccinali dell’Asl di competenza, ma anche presso gli ambulatori dei pediatri di libera scelta, prendendo l’appuntamento e con il consenso informato”.

Sui rischi che comporta la mancanza della vaccinazione: “La vaccinazione per alcune malattie infantili è un obbligo di legge. Le stesse scuole sono chiamate a farla rispettare, inviando gli elenchi degli alunni alle Asl. È anche vero che negli ultimi anni in Campania si sono fatti pochi controlli. L’auspicio è che si possano fare più controlli, affinché la popolazione sia protetta da queste malattie”.

 

 

 

 

 

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