Si sono svolti nel pomeriggio di giovedì 26 giugno, nella chiesa di San Pancrazio a Roma, i funerali di Alvaro Vitali, volto iconico della commedia sexy all’italiana e amatissimo interprete del personaggio di “Pierino”. Una cerimonia sobria e raccolta, a cui ha preso parte un gruppo ristretto di persone, tra cui la storica compagna Stefania Corona e la figlia Sara.
L’assenza quasi totale di volti noti del mondo dello spettacolo ha suscitato stupore e amarezza tra i presenti. A eccezione di Carlo Verdone, amico e collega di Vitali, nessun altro grande nome del cinema ha presenziato alla funzione. Un’assenza che appare come l’ennesima conferma del lento ma doloroso distacco tra Vitali e quell’ambiente cinematografico che lo aveva reso celebre, ma dal quale, negli ultimi anni, si era sentito dimenticato.
Verdone, che ha recentemente lavorato con Vitali nella serie Vita da Carlo 4, attesa in streaming per il prossimo autunno, si è unito al cordoglio con discrezione, rimanendo all’esterno della chiesa. “Alvaro non è solo Pierino. È Fellini”, aveva scritto tempo fa in un post sui social, ricordando la versatilità e l’umanità dell’attore romano.
Accanto a Stefania Corona, visibilmente commossa, c’era la figlia Sara, che ha rilasciato una breve dichiarazione a Fanpage.it, confermando l’esistenza di un altro fratello, Ennio, assente per motivi personali. Un’assenza che, secondo alcuni, potrebbe celare tensioni familiari.
Oltre a Verdone, hanno preso parte alla cerimonia anche il regista Sergio Martino e l’attrice Nadia Bengala. Molto criticata, invece, l’assenza di Lino Banfi, collega storico di Vitali, che pure gli aveva dedicato un video commemorativo sui social pochi giorni dopo la morte. Nonostante in passato ci fossero stati alcuni dissapori tra i due, in molti si aspettavano una sua presenza al funerale.
Stefania Corona ha sottolineato come Vitali, pur mantenendo il suo carattere combattivo fino alla fine, avesse sofferto molto per essere stato messo da parte da persone che aveva considerato amiche. Un dolore che si è riflesso anche nella solitudine dell’ultimo saluto.
Con Alvaro Vitali se ne va una figura unica del cinema italiano, capace di segnare un’epoca con il sorriso irriverente di Pierino, ma anche con la malinconia di chi, troppo spesso, è stato dimenticato.