Lutto nel Salernitano per la morte del dottor Amedeo D’Aniello. Il 59enne, originario di Altavilla Silentina, è stato stroncato dalla malattia del West Nile dopo la puntura di una zanzara, nella giornata di martedì 3 settembre e dopo due settimane di agonia.
D’Aniello si era sottoposto ad un ciclo di importanti cure terapeutiche che ne avevano favorito il completo recupero dopo la malattia. Ma nuovi dolori alla testa e il conseguente innalzamento della temperatura hanno reso necessario un nuovo ricovero presso l’ospedale di Salerno. Le sue condizioni peggioreranno poi fino al decesso.
Lutto nel Salernitano, addio al dottor Amedeo D’Aniello: era laureato presso il dipartimento di Agraria della Federico II
Amedeo D’Aniello era laureato presso il Dipartimento di Agraria dell’Università di Napoli “Federico II” nella prestigiosa sede di Portici, era il secondo genito di una famiglia di 5 fratelli e sorelle. Lascia il figlio Valentino e la madre Giovanna Sanfilippo di origini ebolitane e trasferitasi da molti anni a Battipaglia.
Lutto anche ad Eboli e Serre, comunità alle quali era legato per rapporti familiari. Tanti i messaggi di cordoglio: “È un giorno triste per tutti. Perdiamo un pezzo importante, una persona che con sacrificio e costanza si dedicava amorevolmente alla cura del suo territorio. La nostra vicinanza va alla famiglia per l’improvvisa perdita di una persona stimata e conosciuta”, alcune delle parole tra i tanti che lo conoscevano.
Virus del West Nile, come riconoscere i sintomi
Il periodo di incubazione dal momento della puntura della zanzara infetta varia fra 2 e 14 giorni, ma può essere anche di 21 giorni nei soggetti con deficit a carico del sistema immunitario.
La maggior parte delle persone infette non mostra alcun sintomo. Fra i casi sintomatici, circa il 20% presenta sintomi leggeri: febbre, mal di testa, nausea, vomito, linfonodi ingrossati, sfoghi cutanei. Questi sintomi possono durare pochi giorni, in rari casi qualche settimana, e possono variare molto a seconda dell’età della persona. Nei bambini è più frequente una febbre leggera, nei giovani la sintomatologia è caratterizzata da febbre mediamente alta, arrossamento degli occhi, mal di testa e dolori muscolari. Negli anziani e nelle persone debilitate, invece, la sintomatologia può essere più grave.
I sintomi più gravi si presentano in media in meno dell’1% delle persone infette (1 persona su 150), e comprendono febbre alta, forti mal di testa, debolezza muscolare, disorientamento, tremori, disturbi alla vista, torpore, convulsioni, fino alla paralisi e al coma. Alcuni effetti neurologici possono essere permanenti. Nei casi più gravi (circa 1 su mille) il virus può causare un’encefalite letale.
Prevenzione e cura
Non esiste un vaccino per la febbre West Nile. Attualmente sono allo studio dei vaccini, ma per il momento la prevenzione consiste soprattutto nel ridurre l’esposizione alle punture di zanzare.
Pertanto è consigliabile proteggersi dalle punture ed evitare che le zanzare possano riprodursi facilmente:
- usando repellenti e indossando pantaloni lunghi e camicie a maniche lunghe quando si è all’aperto, soprattutto all’alba e al tramonto
- usando delle zanzariere alle finestre
- svuotando di frequente i vasi di fiori o altri contenitori (per esempio i secchi) con acqua stagnante
- cambiando spesso l’acqua nelle ciotole per gli animali
- tenendo le piscinette per i bambini in posizione verticale quando non sono usate.
Non esiste una terapia specifica per la febbre West Nile. Nella maggior parte dei casi, i sintomi scompaiono da soli dopo qualche giorno o possono protrarsi per qualche settimana. Nei casi più gravi è invece necessario il ricovero in ospedale, dove i trattamenti somministrati comprendono fluidi intravenosi e respirazione assistita (Dal sito dell’Istituto Superiore di Sanità).


