Andrii Chufus è morto in un incidente in una cava di estrazione del pietrisco a Battipaglia. Il 32enne operaio ucraino sarebbe stato travolto da un mezzo di servizio, ed è morto dopo il ricovero in ospedale.
Sul caso indagano i carabinieri della compagnia di Battipaglia, con il supporto del personale dell’Asl di Salerno, per verificare se siano state rispettate tutte le misure di sicurezza. Andrii era sfuggito dall’Ucraina dopo l’invasione della Russia.
La reazione dopo le morti del lavoro
“Occorre una riflessione urgente e una decisa presa di posizione da parte delle istituzioni e del mondo imprenditoriale”, così Gigi Vicinanza, componente della Cisal Metalmeccanici Nazionale, dopo gli ennesimi incidenti mortali sul lavoro verificatisi in provincia di Salerno, che hanno visto la tragica scomparsa di Andrii Chufus e Angelo Rosalia.
“Non possiamo accettare che il lavoro, fondamento della dignità umana, diventi causa di morte. Serve un impegno concreto per rafforzare i controlli, promuovere una cultura della sicurezza e investire nella formazione continua di lavoratori e datori di lavoro – dichiara Vicinanza – Sono tragedie che si aggiungono a un bollettino di lutti sempre più drammatico. Chiediamo che vengano intensificate le attività di vigilanza e applicate pene severe nei confronti di chi non rispetta le normative sulla sicurezza. Le vite umane non possono essere sacrificate sull’altare del profitto“.


