L’inchiesta sul cosiddetto “sistema Ferraro” ha portato agli arresti di Nicola Ferraro, ex consigliere regionale dell’Udeur già condannato per concorso esterno in associazione camorristica, e agli arresti domiciliari del sindaco di Arienzo, Giuseppe Guida. L’ordinanza giudiziaria, consultata dagli inquirenti, mette in evidenza un rapporto personale e ravvicinato tra i due.
Gli incontri documentati
Secondo le telecamere e le indagini telefoniche, tra marzo e aprile 2023 Guida ha fatto numerose visite alla casa di Ferraro. In particolare:
• Il 5 marzo 2023, alle 16:49, Guida è stato ripreso dai Carabinieri mentre entrava nella residenza di Ferraro a bordo di una Volkswagen Touareg blu.
• Il 22 marzo 2023, alle 8:03, un altro ingresso dello stesso genere è stato documentato dalle telecamere.
• Il 16 aprile e il 20 aprile 2023, Guida è tornato nuovamente a casa di Ferraro, come confermato dalle registrazioni video.
Ferraro, in sede di interrogatorio preventivo, ha tentato di giustificare la presenza del sindaco con motivazioni di carattere tecnico, come la riparazione di una tubatura dell’acquedotto o questioni relative alla mobilità e al trasferimento di personale coinvolgendo familiari.
Le incongruenze e la valutazione degli inquirenti
Gli inquirenti giudicano inattendibili le dichiarazioni di entrambi. Le visite ripetute e la natura confidenziale delle conversazioni fanno ritenere che il rapporto fosse molto più ravvicinato di quanto dichiarato in sede difensiva. Le giustificazioni legate a questioni idrauliche o amministrative sono ritenute pretestuose e probabilmente concordate per gli interrogatori preventivi.
Contesto investigativo
L’ordinanza evidenzia inoltre che Ferraro manteneva contatti con altri soggetti legati al sistema, pianificando incontri e coordinando azioni attraverso chiamate e appuntamenti diretti. Il sindaco Guida, pur dichiarandosi “conoscente senza rapporti di amicizia”, appare quindi parte integrante di una rete personale e politica orchestrata da Ferraro.