Estorsione aggravata dal metodo mafioso, così finisce in manette lo storico esponente del clan Fabbrocino, Francesco Maturo. Gli uomini della squadra mobile di Napoli, guidati da Giovanni Leuci, e gli agenti del commissariato di San Giuseppe Vesuviano hanno proceduto all’arresto. La cattura è avvenuta a valle di prolungati servizi di osservazione svolti proprio nel comune del Napoletano dopo una serie di denunce. A quelle segnalazioni la polizia ha risposto. L’uomo è stato sorpreso, all’interno di un circolo ricreativo, subito dopo aver ricevuto dalla vittima la somma di 2.500 euro. A quel punto è scattato il fermo. Perquisito, Maturo è stato trovato ancora con i soldi in tasca.
Il 53enne è stato ritenuto, in passato, il reggente dell’organizzazione malavitosa di San Giuseppe Vesuviano. L’ultimo arresto risale a circa dieci anni fa, quando finì in manette, da latitante. Era ricercato da circa due anni ed era stato inserito nell’elenco dei cento ricercati più pericolosi. L’ordinanza che pendeva sul suo capo era per associazione mafiosa ed estorsioni. Fu localizzato in una villetta ad Angri, in provincia di Salerno