13.9 C
Napoli
sabato, Aprile 20, 2024
PUBBLICITÀ

Agguato ad Arzano, morto Salvatore Petrillo nipote del boss della 167

PUBBLICITÀ

Salvatore Petrillo, rimasto ferito nell’agguato di mercoledì scorso al Roxy Bar di Arzano (leggi qui l’articolo), è deceduto questa notte presso l’ospedale San Giuliano di Giugliano. A confermare la notizia i carabinieri che stanno indagando sul raid. Come emerso dai rilievi l’uomo, nipote del boss della 167 di Arzano, era il vero obiettivo dell’agguato: in azione due sicari che, una volta all’interno del bar, hanno iniziato a sparare all’impazzata ferendo gravemente altre persone. Petrillo è cugino del boss Pasquale Cristiano, reggente del clan 167 di Arzano, colui che lo scorso luglio pur essendo agli arresti domiciliari festeggiò la prima comunione del figlio portandoselo a zonzo in una Ferrari, con i suoi affiliati a bloccare il traffico in tutte le strade della città.

Gli articoli precedenti

E’ soltanto ferita al piede l’unica vittima “innocente” dell’agguato scattato ieri sera davanti al Roxy bar di Arzano, nel quale sono state colpite cinque persone. Si tratta di Mario Abate, 61 anni: era intento a consumare qualcosa al bar quando i sicari hanno aperto il fuoco. Adesso è ricoverato nell’ospedale di Pozzuoli. Insieme con Abate è stato raggiunto dai colpi, e adesso rischia la vita, Salvatore Petrillo, quasi 29 anni, ricoverato nell’ospedale di Giugliano, pregiudicato e sorvegliato speciale, imparentato con il ras della zona Pasquale Cristiano, quest’ultimo ritenuto a capo del gruppo criminale che ha la sua roccaforte nel rione “167” di Arzano.

PUBBLICITÀ

L’obiettivo dei killer

Il ras Cristiano, che era agli arresti domiciliari, lo scorso giugno è finito di nuovo in carcere perché sorpreso a bordo di una Ferrari durante un corteo per le strade di Arzano organizzato per festeggiare la prima comunione del figlio. Per i Carabinieri e la Dda (pm Caputo) era l’obiettivo dell’agguato che avrebbe potuto avere conseguenze ancora più gravi. Rischia la vita anche Pio Vincenzo Merolla, 18 anni, anche lui ricoverato nello stesso ospedale in cui si trova Petrillo. Non rischiano la vita, invece, Luigi Casola, 39 anni, residente nel rione “167” di Arzano, ricoverato nell’ospedale di Acerra con una ferita alla gamba.

Feriti due innocenti ad Arzano

Ferite non gravi ha riportato anche Roberto Lastra, 36 anni, incensurato, ricoverato nell’ospedale di Frattamaggiore. Il nucleo investigativo di Castello di Cisterna, insieme con i colleghi della compagnia di Casoria, sta cercando di ricostruire la dinamica dell’accaduto che al momento sembrerebbe riconducibile a uno scontro armato tra clan rivali. Secondo gli inquirenti ad Arzano è in corso una faida tra il sodalizio Pagano-Amato ed i nuovi boss della 167. Questi rappresentati da Pietro Cristiano, zio del 29enne obiettivo del raid. Ferito per errore Abate, idraulico residente nella zona, raggiunto da una pallottola al piede mentre comprava una birra, e Lastra, incensurato anche lui.

Arzano divisa tra Scissionisti, Di Lauro e Moccia: così i clan si dividono gli affari

 

 

PUBBLICITÀ

RESTA AGGIORNATO, VISITA IL NOSTRO SITO INTERNAPOLI.IT O SEGUICI SULLA NOSTRA PAGINA FACEBOOK.

PUBBLICITÀ

Ultime Notizie

Terribile scontro tra autotreni in Autostrada verso Napoli, uno degli autisti morto incastrato tra le lamiere

Incidente stradale, oggi verso le ore 14.30 sull'autostrada A1 tra i caselli di San Vittore e Caianello, al Km...

Nella stessa categoria