Gastrite, reflusso gastroesofageo ed intestino irritabile sono queste le patologie che hanno registrato un picco tra gli italiani. Quest’ultimi pare infatti che siano sempre più stressati a causa della pandemia, della guerra Russia-Ucraina, della crisi economica e oggi del conflitto tra Israele e Hamas.
Le ripercussioni dello stress sugli italiani
“Chiaramente c’è stato un incremento delle malattie gastroenterologiche soprattutto quelle funzionali, per intenderci quelle che vede il medico di medicina generale, diciamo il reflusso e l’intestino irritabile. Infatti gli inibitori della pompa protonica (Ppi), i farmaci inibitori della secrezione acida gastrica, sono tra quelli più venduti in farmacia” dice Luca Frulloni, presidente della Società italiana di gastroenterologia ed endoscopia digestiva (Sige).
“Le malattie gastroenterologiche insieme alle epato-biliari sono la terza causa di ricovero ospedaliero in Italia – secondo i dati 2020 del ministero della Salute – dopo le patologie cardiovascolari e quelle respiratorie” continua poi.
Gli italiani sono quindi stressati per le condizioni sociali, politiche ed economiche della contemporaneità in cui sono immersi. Quanto spendono quindi gli italiani per i farmaci anti-gastrite? A rispondere è ancora il presidente della Sige: “Nel tempo il costo unitario per capsula è sceso enormemente con l’arrivo sul mercato degli equivalenti, se pensiamo che oggi con 6-8 euro si comprano 28 compresse di Ppi quando ci voleva il triplo qualche anno fa“.