E’ stata eseguita ieri dagli uomini della squadra monile di Napoli l’ordinanza di custodia cautelare a carico di 12 esponenti della cosiddetta ‘banda del buco’. La tecnica era sempre la stessa: di notte si scavavano i percorsi sotterranei e le gallerie e al mattino si sbucava dal pavimento, armi in pugno e volti travisati, per seminare il panico e prendere il bottino. Tra i dodici indagati anche un esponente dei Prinno, storico clan orbitante nella zona di Rua Catalana. In manette sono finiti appunto Salvatore Prinno, di 36 anni, e con lui Gennaro Panaccio di 56 anni ex esponente del clan Mariano, Rosario Lucente di 58 anni considerato
il capo. E ancora Ciro Caso di 39 anni, Antonio Caccavallo, 25enne, Ciro D’Ambrosio di 63 anni, Giuseppe Sammarco, 51enne, Ferdinando Gargiulo di 65 anni, Salvatore Trosie, 45enne, Franco Raiola, di 37 anni, Antonio Cortese di 49 anni e Salvatore Cortese di 28. Le indagini hanno consentito di stabilire ruoli e responsabilità di ciascun indagato e ricostruire cinque colpi, inclusa la recente rapina alla gioielleria Trucchi a Chiaia e quella all’ufficio postale di via Pontano.
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