Un lungo applauso ha salutato l’arrivo nella chiesa evangelica Adi di Napoli del feretro di Aniello Scarpati, il poliziotto morto a Torre del Greco la notte tra sabato e domenica dopo che la volante su cui era in servizio è stata travolta da un suv che ha invaso la corsia.
La bara, avvolta nel Tricolore, è stata accolta dal picchetto d’onore della Polizia.
Ai funerali sono presenti, accanto ai familiari e ai colleghi del poliziotto, il ministro dell’Interno, Matteo Piantedosi, il capo della Polizia, Vittorio Pisani, che al suo arrivo ha abbracciato il figlio di Scarpati, il prefetto di Napoli, Michele di Bari, il presidente della Regione Campania, Vincenzo De Luca, il questore di Napoli, Maurizio Agricola, l’assessore alla Sicurezza del Comune di Napoli, Antonio De Iesu.
In chiesa anche l’arcivescovo di Napoli, il cardinale Domenico Battaglia, a testimonianza della vicinanza dell’intera comunità cittadina a una famiglia distrutta da una perdita improvvisa e ingiusta.
Commozione, vicinanza e profonda tristezza hanno caratterizzato una cerimonia in cui amici, colleghi e istituzioni hanno voluto stringersi attorno alla famiglia Scarpati, ricordando il sacrificio di un servitore dello Stato caduto nel compimento del proprio dovere.
Le indagini
Intanto vanno avanti le indagini. Il suv Bmw che ha causato la morte di Scarpati aveva già provocato un altro incidente ma in autostrada. Alla guida del suv che aveva provocato il primo tamponamento non c’era il 28enne a cui ora si contesta l’omicidio stradale e l’omissione di soccorso per la morte di Scarpati, ma un altro conducente. Il primo incidente si è verificato mentre i passeggeri si stavano recando a prendere le tre ragazzine minorenni che erano bordo del Suv coupé quando c’è stato l’incidente mortale.
Non è ancora stata accertata con precisione la velocità alla quale viaggiava il Bmw, che però era sicuramente alta, di molto superiore ai 100 kmh. Secondo quando ha reso noto una delle ragazzine minorenni che erano a bordo del Suv, ci sarebbe stato un litigio e l’ inseguimento di uno scooter.
La polizia stradale è al lavoro per definire nei minimi particolari la dinamica dell’incidente: la vettura era dotata di Gps anche di dash-cam e tutte queste informazioni verranno acquisite verosimilmente nel corso di un incidente probatorio.


