Botte in carcere per Vincenzo Zullo, l’uomo di Cava dei Tirreni pestato brutalmente il giorno della vigila di Natale nel carcere di Fuori dove era detenuto. Il sostituto procuratore della Repubblica ha chiuso ieri le indagini e ha rinviato a giudizio 8 persone detenute nel carcere che dovranno rispondere di lesioni personali gravissime.
Il 37enne uscì da quel pestaggio con la frattura di due costole e la frattura di uno zigomo con una permanenza in ospedale di 17 giorni. L’uomo fu trasportato al Ruggi per le gravi condizioni in cui fu ritrovato, a riportare la notizia è SalernoToday.
Al termine delle indagini della Dda, eseguite dalla polizia penitenziaria di Salerno, il pm Senatore ha individuato in S.R. , R.G. , V.M. , R.D.A. , A.D.V. , V.S. , D.R. e F.S. i compartecipi, mandanti ed esecutori delle lezioni impartita a Zullo e a suo padre Dante, quest’ultimo vittima di un altro pestaggio ad opera di un altro detenuto, R.E. Padre e figlio, dopo le aggressioni, avrebbero tentato di sviare l’attività investigativa dei poliziotti, fornendo ragioni poco credibili sulle cause delle loro ferite. Per aver tentato di eludere le indagini, padre e figlio sono imputati di favoreggiamento personale. Vincenzo Zullo raccontò di aver avuto un solo schiaffo dopo il pestaggio. Il padre Dante, invece, dichiarò di essere caduto nella cella e di essersi. Del collegio difensivo fanno parte gli avvocati Claudio Davino, Teresa Sorrentino, Antonio Boffa e Gianluca D’Aiuto. Dante Zullo ha diversi precedenti per camorra, ritenuto a capo in passado di un sodalizio criminale in odor di camorra