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Camorra di Secondigliano. Piazza di spaccio nella Masseria Cardone, i NOMI dei tre arrestati

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Si tratta di tre soggetti ‘autonomi’ che negli ultimi tempi, stando alle ultime informative, sono confluiti in un ‘ramo’ del clan Licciardi: si tratta di Roberto Perillo, 21 anni di Secondigliano, e dei fratelli Raffaele e Antonio Scotto (rispettivamente di 26 e di 20 anni di Miano). Sono le tre persone arrestate questa mattina dai carabinieri della compagnia di Napoli Stella che hanno dato esecuzione a un’ordinanza di custodia cautelare in carcere emessa dal gip di Napoli su richiesta della locale Procura.

Un’indagine complessa sviluppatasi su impulso e grazie al lavoro sul campo dei carabinieri della stazione di Secondigliano (guidati dal comandante Marco Bitetti) nelle azioni di contrasto allo spaccio di droga tra Secondigliano e Miano e in particolare presso i palazzi di edilizia popolare del lotto E alla Masseria Cardone in via cupa della vedova. Interventi che avevano già colpito il gruppo lo scorso luglio quando i militari sequestrarono 11 chili di hashish e 600 grammi di cocaina pura nonché manoscritti contenenti numeri, nomi e sigle riconducibili all’illecita attività dalla cui analisi si è risusciti a stimare un giro d’affari pari a circa 20mila euro al giorno e oltre 7 milioni di euro l’anno. Nel corso delle perquisizioni, una singolare scoperta: nell’abitazione di uno dei tre pusher sono stati trovati bomboniere e confetti a forma di pistola e proiettili dorati per ricordare il giorno della prima comunione di un nipote.

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