Nessun abuso di droga o alcol dietro il ricovero di Ezequiel Lavezzi in una clinica di salute mentale. A fare chiarezza sulle condizioni del Pocho è stato il suo legale, Mauricio D’Alessandro, che a SoFoot ha spiegato: “Resterà in cura per 21 giorni e poi avrà la possibilità di andarsene o restare a seconda delle sue condizioni. I medici stanno cercando di stabilizzarlo, prima di vedere se ha bisogno di cure più lunghe. Non ha ricevuto terapia intensiva come è stato detto“.
“Lavezzi soffre di ipomania – spiega ancora Mauricio D’Alessandro –, un disturbo cronico che colpisce l’umore. Aveva già subito in passato le conseguenze di questa patologia, non è in cura per consumo di stupefacenti o alcol, ma per curare un disturbo psichiatrico che potrebbe spingere qualcuno a farsi del male”.
Tale condizione avrebbe scatenato i fatti dello scorso dicembre, quando si era diffusa la voce del suo accoltellamento in Uruguay. La ricostruzione di quelle ore fatta dal legale è completamente diversa e racconta anche cosa è successo subito dopo: “Nel cuore della notte ha sentito un rumore e ha pensato che ci fossero persone in casa, così è successo. Quando ha lasciato l’ospedale, ha cercato di superare la crisi da solo. In generale, possono essere necessari dai quindici giorni a un mese. Ma non ci è riuscito, ecco perché è andato in clinica. Non è una patologia che si cura dicendo semplicemente: ‘Non andare a ballare’. Richiede cure mediche”.
Che cos’è l’ipomania
L’ipomania (letteralmente mania lieve) è un disturbo dell’umore, che caratterizza patologie quali il disturbo bipolare e la ciclotimia. Chi ne soffre manifesta un aumento dell’attività psicomotoria, un’accelerazione del pensiero, ovvero pensieri rapidi e sfuggenti. Può essere indotta anche dall’abuso di alcol e droghe. Si distingue dalla mania per l’assenza di sintomi psicotici, e per l’impatto negativo inferiore nella vita e nella produttività dell’individuo.