giovedì, Luglio 31, 2025
HomeCronaca"Ci vogliono gli schiaffi per farlo stare zitto": l'intercettazione sul pentito Cristiano

“Ci vogliono gli schiaffi per farlo stare zitto”: l’intercettazione sul pentito Cristiano

Nella recente inchiesta della Dda di Napoli che ha portato in arresto, Giuseppe e Mariano Monfregolo, compaiono anche il carrozziere Aldo Bianco ed il luogotenente dei carabinieri, in forza alla Dia ma un tempo facente servizio ad Arzano, Giuseppe Improta: anch’essi destinatari della misura cautelare in carcere

Il militare è accusato dal collaboratore di giustizia Pietro Cristiano, a capo del clan della 167 di Arzano fino al momento del suo arresto, che in sostanza indica Improta come una persona al saldo della cosca da cui avrebbe percepito diverse somme di denaro in cambio di soffiate e accomodamenti. 

Del pentito ne parla Aldo Bianco, che secondo gli inquirenti avrebbe fatto da filtro tra Improta e la camorra di Arzano, in particolar modo ricevendo dai malavitosi il denaro che avrebbe poi consegnato al militare.
Bianco viene intercettato dagli inquirenti mentre commenta la recente perquisizione avvenuta in casa sua insieme ad un familiare che, rifenrendosi a Pasquale Cristiano, dice: “Devi vedere quante cosa ha potuto dire….uhh… secondo me sta parlando da due anni… Ci vogliono gli schiaffi perfarlo stare zitto mò …. Ho capito …comunque se tu vai nei guai …vuol dire che va pure Peppe Improta …Ho capito che Peppe Improta è diffìcile che va nel problema ….però non è impossibile ..perchè se trovano qualcosa cosi …gli fanno uscire la mer**”