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Cimitero trasformato in una discoteca, fuochi d’artificio e spettacolo neomelodico all’arrivo della bara

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Le manifestazioni di dolore e omaggio, quando sfociano nell’eccesso e nella spettacolarizzazione in luoghi pubblici o sacri, non rappresentano più una “tradizione popolare”, ma evidenziano residui culturali di mentalità sub-mafiose che generano degrado e sfregiano il senso civico.

Questo fenomeno, purtroppo diffuso in alcune aree del Sud Italia, porta scompiglio e rumore in luoghi che, come i cimiteri, dovrebbero invece imporre il massimo silenzio e rispetto per i defunti e per le altre famiglie. Queste esibizioni, spesso collegate a una subcultura che glorifica l’ostentazione e il disprezzo delle regole, rappresentano una sfida aperta al decoro e alla legalità.

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Cimitero trasformato in una discoteca, fuochi d’artificio e spettacolo neomelodico all’arrivo della bara

Il deputato di Alleanza Verdi-Sinistra, Francesco Emilio Borrelli, ha ricevuto in queste ore diverse segnalazioni da cittadini scandalizzati in merito a un video, diventato virale su TikTok, che mostra un vero e proprio “spettacolo” funebre all’interno di un cimitero. Le immagini, che sembrano provenire dalla Sicilia, documentano una scena di assoluta mancanza di decoro, con un’esibizione neomelodica dal vivo, l’accensione di fuochi d’artificio e fontane luminose a terra in prossimità delle tombe e il lancio in cielo di una lunga catena di palloncini a forma di rosario. Tutto ciò si svolgeva con la sfilata del feretro in arrivo per la sepoltura, trasformando di fatto il cimitero in una scenografia da “night club” a cielo aperto.

“Ancora una volta assistiamo a una spettacolarizzazione volgare e inaccettabile di un momento che andrebbe vissuto nel massimo raccoglimento e con rispetto”, dichiara Borrelli. “Queste non sono tradizioni, sono l’espressione di una mentalità prepotente e incivile che vuole imporre la propria arroganza anche dove regna la sacralità. Chi ha permesso l’accesso ai fuochi d’artificio e a un impianto acustico in un cimitero dovrà risponderne alle autorità competenti”.

Il deputato prosegue, attaccando anche la piattaforma utilizzata per diffondere il gesto: “Il fatto che queste scene vengano poi pubblicate con orgoglio sui social media è un fatto aggravante. TikTok è ormai la cassa di risonanza del degrado e dell’illegalità, la vetrina perfetta per chi non ha rispetto delle regole e del vivere civile. Non solo si compie un atto incivile, ma lo si glorifica in pasto al web”.

 

 

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Nicola Avolio
Nicola Avolio
Giornalista pubblicista, mi sono avvicinato per la prima volta alla professione iniziando a collaborare con la testata "La Bussola TV", dal 2019 al 2021. Iscritto all'albo dei pubblicisti da giugno 2022, ho in seguito iniziato la mia collaborazione presso la testata "InterNapoli.it", e per la quale scrivo tuttora. Scrivo anche per il quotidiano locale "AbbiAbbè" e mi occupo prevalentemente di cronaca, cronaca locale e sport.
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