Era sicuro di essere entrato nel mirino del clan Mazzarella e dei De Micco a causa di un enorme debito, così Ciro Oliva si è presentato alla tenenza dei carabinieri di Cercola per vuotare il sacco lo scorso 7 novembre del 2022. “Ritengo di poter essere vittima di un agguato poiché sono debito di 20mila euro con i De Micco e 150mila con il clan Mazzarella, denaro relativo all’approvvigionamento di cocaina che smerciano sull’area di Mondragone e Benevento, rifornendo i gruppi criminali locali. Nella mia disponibilità ho 13 grammi circa di cocaina, stupefacente destinato alla vendita che avrei fatto personalmente nel quartiere di Ponticelli e nell’hinterland vesuviano“.
Emerge anche questo particolare dall’indagine dei carabinieri di Cercola, coordinata dalla Dda di Napoli, che oggi ha portato alla notifica di 10 misure cautelari tra cui cinque arresti in carcere, oltre a divieti di dimora e obblighi di presentazione alla polizia giudiziaria.
Quando Oliva è sparito le organizzazioni criminali gli hanno sequestrato il figlio della compagna e anche una collaboratrice di quest’ultima, presa a schiaffi, per scoprire dove si stesse nascondendo. Poi, quando ha capito che prima o poi l’avrebbero trovato, si è presentato dai carabinieri con 13 grammi di cocaina supplicando di essere arrestato.
Il passo indietro di Oliva
Dopo aver fatto importanti dichiarazioni ai pm della Direzione Distrettuale Antimafia di Napoli, il 12 aprile 2023 Oliva decise di ritrattare le sue dichiarazioni giustificando che tale scelta sarebbe stata dettata dal rifiuto dei suoi familiari nel seguirlo nel suo percorso da collaboratore di giustizia. Secondo la Procura il passo indietro di Oliva nascondeva ben altre motivazioni. Il clan Mazzarella gli avrebbe fatto pervenire allo stesso il chiaro messaggio che, qualora non fossero riusciti ad arrivare direttamente a lui, avrebbero colpito i suoi familiari.
Arresti contro i Mazzarella e l’alleanza di Ponticelli, inchiesta su droga e rapimenti


