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L’aiuto del clan De Rosa agli Abbinante dopo gli arresti: “Siamo a disposizione”

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Esiste un intreccio tra i gruppi camorristici dell’area nord di Napoli come emerge dalle carte dell’inchiesta che ha sgominato il clan De Rosa di Qualiano.  Tutto iniziò il 7 novembre del 2023 quando i carabinieri eseguirono un’ordinanza di custodia cautelare contro il clan Abbinante e in quella circostanza finì in manette un affiliato di spicco. Nelle ore precedenti e seguenti alla maxi operazione, si registrarono incontri tra alcuni esponenti del clan De Rosa e i parenti di uno degli affiliati di Scampia a Villaricca.

“Ti devo buttare nel bidone dell’immondizia?”, il clan Abbinante comandava a Scampia: tutti i nomi

Blitz contro il clan Abbinante e la reazione dei De Rosa

Gli arresti furono commentati dai ras Salvatore Di Marino e Salvatore Di Palma. Il primo parla al suo interlocutore il blitz: “Andai a vedere là sopra, operazione in corso a Secondigliano, stangata alla famiglia Abbinante. Totore ‘o Maranese dice di aver incontrato un parente di uno degli arrestati in un autolavaggio e di avergli detto: “Ragazzi a disposizione, qualsiasi cosa stiamo a disposizione, pure la notte suonateci al campanello non fatevi nessun tipo di problema. Hai capito? Qualsiasi cosa, lo sapete bene vi accettiamo sempre“.

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Secondo la Dda e il Tribunale di Napoli dalla conversazione emerge che Di Marino e Di Palma venivano chiamati da alcuni affiliati degli Abbinante per chiedere aiuto alla luce del momento di difficoltà verificatosi dopo gli arresti contro la mala di Scampia.

Scoperti i contatti tra il clan De Rosa e gli Amato-Pagano

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Alessandro Caracciolo
Alessandro Caracciolo
Redattore del giornale online Internapoli.it. Iscritto all’albo dei giornalisti pubblicisti dal 2013.