Riciclaggio per il clan Mallardo in Toscana, ci sono le richieste di condanna per gli imputati finiti nell’inchiesta che risale al novembre del 2017. Il pm della DDA Maria Cristina Ribera ha invocato le pene per coloro che hanno scelto il rito Abbreviato.
Per Antimo Liccardo, dipendente comunale, (difeso dagli avvocati Giovanni Nappa e Angelo Raucci) sono stati chiesti 16 anni; per Loredana De Felice (difesa dall’avvocato Antonio Zobel) invocati 8 anni di reclusione; per Michele Quaranta chiesti invece 10 anni. La sentenza è prevista entro fine luglio.
Gli altri imputati hanno scelto il rito ordinario.
L’inchiesta – condotta dai pm della Dda partenopea Ilaria Sasso del Verme e dal pm Cristina Ribera – si è avvalsa soprattutto di indagini patrimoniali e intercettazioni telefoniche e ambientali, mentre poco rilevante è stato il contributo offerto dai collaboratori di giustizia a dimostrazione – come hanno spiegato gli inquirenti – che il clan Mallardo è un gruppo assai coeso in cui le defezioni sono assai rare o inesistenti.
Secondo l’accusa della procura i Liccardo erano al servizio del clan Mallardo per effettuare investimenti sia nel Giuglianese che in Toscana utilizzando soldi derivanti da attività illecite e società create ad hoc per fare speculazioni.