Sapendo di essere controllato mentre parlava in videochiamata dal carcere, utilizzava metafore per lanciare messaggi ai propri affiliati. Il metodo utilizzato dal ras del clan Mallardo, Michele Di Nardo, non è però sfuggito agli inquirenti. Una volta utilizzò addirittura un paragone calcistico per veicolare il messaggio ai suoi affiliati di restare fermi e calmi in attesa della sua scarcerazione, tanto dopo la quiete dovuta alla sua assenza, ci sarà poi la tempesta, ossia il ritomo ad attività criminali sempre più stringenti sotto la sua direzione. “A me mi piace il PSG vado ad impazzire per Mbappé, è un treno. A me piace la telecronaca come la dice Gianluigi Pardo perché mette delle frasi che sono giuste…ad un certo punto disse ‘la quiete prima della tempesta’ ….hai capito!!! Anche i giocatori rallentano il passo perché poi devono fare l’attacco finale hai capito?”. Queste le parole pronunciate dal capo della fazione di via Cumana che erano in videochiamata presso l’abitazione della mamma.
Nel corso di altri colloqui Di Nardo viene informato di tutte le dinamiche interne al clan Mallardo, a partire da dissidi tra affiliati sia dello stesso gruppo che di altri gruppi. Quando non riescono a parlare tramite videochiamata, Di Nardo scrive anche diverse lettere dal carcere all’indirizzo della mamma, che però vengono smistate ai vari affiliati che vengono chiamati con vari soprannomi.